Guida per Principianti alla SEO Tecnica

Patrick Stox
Patrick Stox è Product Advisor, Technical SEO e Brand Ambassador di Ahrefs. E’ tra gli organizzatori di Raleigh SEO Meetup, Raleigh SEO Conference, Beer & SEO Meetup, Findability Conference, e moderatore di /r/TechSEO.
La SEO tecnica è, fino a un certo punto, la parte più importante della SEO. Le pagine devono poter essere scansionabili e indicizzabili per avere possibilità di posizionarsi, ma il resto delle attività potrebbe avere un impatto minimo a confronto con i contenuti ed i link.

Abbiamo scritto questa guida per principianti per aiutarti a capire alcune basi e dove impiegare il tuo tempo per massimizzare i tuoi sforzi. Ci sono risorse aggiuntive a cui forniremo dei link nel corso della guida, e altre ancora alla fine per farti approfondire alcuni aspetti.

Cominciamo.

Contents

Dato che si tratta di una guida per principianti, iniziamo dalle basi.

Cos’è la SEO tecnica?

La SEO tecnica è il processo di ottimizzazione del tuo sito al fine di aiutare i motori di ricerca come Google a trovare, scansionare e indicizzare le tue pagine. Lo scopo è quello di essere trovati e migliorare il posizionamento.

La SEO tecnica è complicata? 

Dipende. I concetti fondamentali non sono difficili da padroneggiare, ma la SEO tecnica può essere complessa e complicata da comprendere. Proverò a rendere i concetti più semplici possibili in questa guida.


In questo capitolo capiremo come assicurarci che i motori di ricerca possano scansionare efficacemente i tuoi contenuti.

Come funziona la fase di scansione

Nella fase di scansione (o crawling) i crawler prelevano il contenuto delle pagine web, utilizzando i link in esse presenti per trovare nuove pagine. Questo gli permette di trovare i contenuti presenti sul web. Ci sono diversi aspetti in questo processo di cui parleremo.

Fonte: Google

Fonti delle URL

Un crawler deve cominciare da qualche parte. Solitamente questi creano una lista di tutte le URL che trovano attraverso i link presenti sulle pagine. Un altro modo che utilizzano per trovare le URL sono le sitemap create dagli utenti o dai vari sistemi che contengono liste di pagine.

Coda di scansione

Tutte le URL che devono essere scansionate o ri-scansionate vengono messe in una coda di scansione con diversi livelli di priorità. Questa non è altro che una lista ordinata di URL che Google vuole scansionare.

Scansione

Il sistema estrae il contenuto delle pagine.

Processazione

Questi sono diversi sistemi che si occupano della canonicalizzazione, di cui parleremo a breve, e che inviano le pagine alla fase di render che poi le carica nello stesso modo in cui farebbe un browser. Infine processano le pagine per ottenere altre URL che saranno poi scansionate.

Render

In questa fase la pagina viene caricata nello stesso modo in cui farebbe un browser, includendo file Javascript e CSS. Questo viene fatto per far sì che Google possa vedere la maggior parte delle cose che vedranno anche gli utenti.

Indicizzazione

Le pagine vengono aggiunte ad un indice che Google mostrerà alle persone.

Controllo della scansione

Ci sono alcuni modi in cui puoi controllare cosa viene scansionato sul tuo sito. Ecco alcune opzioni:

Robots.txt

Un file robots.txt dice ai motori di ricerca dove possono e non possono andare sul tuo sito.

Una nota a proposito. Google potrebbe comunque indicizzare pagine che non può scansionare se queste hanno dei link che puntano ad esse. Questo processo può essere un po’ confusionario, ma se vuoi evitare che alcune pagine vengano indicizzate, dai uno sguardo a questa guida e a questo diagramma che ti mostrano come fare.

Crawl Rate

Esiste una direttiva che molti crawl supportano e che puoi utilizzare all’interno del file robots.txt per indicare quanto spesso vuoi che questi scansionino le tue pagine. Sfortunatamente Google non segue queste direttive. Per Google dovrai cambiare il crawl rate direttamente all’interno di Google Search Console, come spiegato qui.

Restrizioni di accesso

Se vuoi che la pagine sia accessibile ad alcuni utenti, ma non ai motori di ricerca, quello di cui hai bisogno è probabilmente una di queste 3 opzioni:

  • Qualche sorta di sistema di login;
  • Autenticazione HTTP (dove viene richiesta una password per l’accesso);
  • IP Whitelisting (che consente solo a specifici IP di accedere alle pagine)

Questa tipologia di impostazione è ideale per cose come reti interne, contenuti per soli membri, staging, test o siti in fase di sviluppo. Consente a un gruppo di utenti di accedere alla pagina, ma i motori di ricerca non potranno accedervi e di conseguenza non ne le indicizzeranno.

Come analizzare le attività di scansione

Nel caso specifico di Google, il modo più semplice per vedere cosa sta scansionando è utilizzare il report Statistiche di Scansione all’interno di Google Search Console, che fornisce maggiori informazioni sul modo in cui Google sta scansionando il tuo sito.

Se invece vuoi vedere l’attività di tutti i crawler sul tuo sito, devi avere accesso ai log del tuo server e possibilmente utilizzare uno strumento che ti permetta di analizzare i dati. Questo è un processo piuttosto avanzato, ma se il tuo hosting ha un pannello di controllo come cPanel, dovresti avere accesso ai cosiddetti raw logs e altri aggregatori come Awstats e Webalizer.

Aggiustamenti delle scansioni

Ogni sito avrà un differente crawl budget, ovvero una combinazione di quanto spesso Google vuole scansionare il sito e quante scansioni il sito consente di fare. Le pagine più visitate e che cambiano più di frequente saranno scansionate con una frequenza maggiore, mentre quelle che sono malamente fornite di link e non sembrano essere molto visitate verranno scansionate meno.

Se i crawler notano segni di stress quando il tuo sito viene scansionato, tenderanno a rallentare la frequenza di scansione, o addirittura fermarla finchè le condizioni non migliorano.

Dopo che le pagine sono state scansionate, vengono renderizzare e inviate all’indice. L’indice è la lista primaria di tutte le pagine che possono essere restituite come risultati a seguito di una ricerca. Parliamo ora proprio dell’indice.


In questo capitolo parleremo di come assicurarti che le tue pagine siano indicizzate e come verificare che lo siano.

Direttive di tipo Robot

Un meta tag robot è un codice HTML che dice ai motori di ricerca come scansionare o indicizzare una specifica pagina. È piazzato all’interno della sezione <head> di una pagina, e assomiglia a questo:

<meta name="robots" content="noindex" />

Canonicalizzazione

Quando esistono diverse versioni di una stessa pagina, Google ne sceglierà una da immagazzinare all’interno del suo indice. Questo processo è chiamato canonicalizzazione e la URL selezionata verrà mostrata nei risultati di ricerca Google. Esistono diversi segnali che dicono a Google quale versione canonica della URL utilizzare, fra cui:

Il modo più semplice per vedere se Google ha indicizzato una specifica pagina è utilizzare lo strumento chiamato “Controlla qualsiasi URL” all’interno di Google Search Console. Questo ti mostrerà la versione canonica selezionata da Google per quella URL.


Una delle attività più difficile per i tecnici SEO è dare priorità alle varie attività. Ci sono molte migliori pratiche, ma alcune avranno un impatto più forte sul tuo posizionamento e porteranno più traffico rispetto ad altre. Ecco alcune delle cose a cui consiglio di dare priorità.

Verifica l’indicizzazione

Assicurati che le pagine che vuoi vengano viste dalle persone possano essere indicizzate su Google. I due precedenti capitoli erano non a caso a proposito della fase di scansione e indicizzazione.

Puoi analizzare il report chiamato Indexability all’interno del Site Audit per trovare pagine che non possono essere indicizzate, insieme alla motivazione. È gratuito all’interno di Ahrefs Webmaster Tools.

Reclama i link persi

I siti tendono a cambiare le URL nel corso degli anni. In molti casi, le vecchie URL hanno link provenienti da altri siti. Se non viene implementato un redirect verso le nuove pagine questi link vanno persi e non contano più come “voto” verso le tue pagine. Non è mai troppo tardi per implementare i redirect, e reclamare ogni link perso. Pensa a questo come la più veloce attività di link building che puoi attuare.

Site Explorer -> iltuodominio.com -> Pagine -> Migliore per Link -> aggiunti un filtro di risposta HTTP “404 not found”. Solitamente ordino poi il report per “Referring Domains”.

Questo è il risultato per 1800flowers.com:

Dando uno sguardo alla prima URL su archive.org, posso vedere come questa prima fosse una pagina sulla Festa della Mamma. Creando un redirect verso la nuova versione della pagina, puoi reclamare 225 link da ben 59 diversi siti, e ci sono molte altre opportunità.

Per recuperare il valore di questi link, dovrai implementare dei redirect 301 dalle vecchie URL alle nuove.

Aggiungi link interni

I link interni sono link da una pagina all’altra dello stesso sito. Aiutano le tue pagine ad essere trovate, e anche a posizionarsi meglio. Abbiamo uno strumento all’interno del Site Audit chiamato Link opportunities che ti aiuta nell’identificare velocemente tutte queste opportunità.

Aggiungi il markup schema

Il markup schema è del codice che aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio i tuoi contenuti, ed è dietro molte caratteristiche che possono aiutare il tuo sito a distinguersi dal resto dei risultati di ricerca. Google ha una galleria di ricerca che mostra le varie caratteristiche e il codice schema che devi implementare per poterne usufruire.


Le ottimizzazioni di cui parleremo in questo capitolo sono tutte ottime cose su cui concentrarsi, ma richiedono uno sforzo maggiore e portano meno benefici rispetto alle attività viste nel capitolo precedente. Questo non significa che non dovresti occupartene, ma è solo per darti un’idea di che priorità dovresti dare alle varie attività.

Segnali web essenziali

Questi sono fattori di posizionamento minori, ma dei quali vuoi comunque preoccuparti per il bene dei tuoi utenti. Coprono aspetti del sito che impattano l’esperienza utente (UX).

Core Web Vitals

I Core Web Vitals sono delle metriche di velocità che fanno parte dei Segnali Essenziali delle pagine web che Google utilizza per misurare l’esperienza dell’utente. Queste metriche misurano il carico grafico con il Largest Contentful Paint (LCP), la stabilità grafica con il Cumulative Layout Shift (CLS), e l’interattività con il First Input Delay (FID)

HTTPS

L’HTTPS protegge la comunicazione fra il tuo browser ed il server, bloccando possibili intercettazioni da parte degli hacker. Questo fornisce riservatezza, integrità e autenticazione alla maggior parte del traffico del WWW. Fai in modo che le tue pagine utilizzino il protocollo HTTPS e non HTTP.

Ogni sito che mostra un’icona a forma di lucchetto chiuso nella barra degli indirizzi utilizza HTTPS.

Mobile friendly

Detto in parole semplici, significa che la pagina viene mostrata in modo corretto ed è semplice da utilizzare sui dispositivi mobile.

Come fai a comprendere quanto il tuo sito sia mobile friendly? Analizza il report chiamato “Usabilità sui dispositivi mobili” all’interno di Google Search Console.

Questo report ti informa se se alcune delle tue pagine presentano problemi e non sono mobile friendly.

Navigazione protetta

Questa è una verifica per assicurarsi che le pagine non siano ingannevoli e non contengano malware o download pericolosi.

Interstiziali

Gli interstiziali non permettono di visualizzare il contenuto. Sono popup che coprono il contenuto principale e con i quali gli utenti devono interagire per farli chiudere.

Hreflang — per siti multilingua

L’hreflang è un attributo HTML utilizzato per specificare il targeting a livello di lingua e geografico di una specifica pagina. Se hai versioni multiple della stessa pagina in diverse lingue, puoi utilizzare l’hreflang per informare i motori di ricerca come Google di queste variazioni. Questo li aiuta a servire la versione corretta della pagina agli utenti.

Manutenzione generale / salute del sito

Queste operazioni non avranno molto impatto sul tuo posizionamento, ma sono generalmente ottime cose da sistemare per l’esperienza utente.

Link corrotti

I link corrotti sono link sul tuo sito che portano a risorse non esistenti—queste possono essere sia interne (come pagine altre pagine sul tuo stesso dominio) o esterne (come pagine su altri domini).

Puoi identificare i link corrotti sul tuo sito velocemente con il Site Audit, all’interno del Links report. È uno strumento gratuito all’interno di Ahrefs Webmaster Tools.

 

Catene di redirect

Le catene di redirect sono una serie di redirect che accadono fra l’URL iniziale e quella di destinazione.

Puoi identificare le catene di redirect sul tuo sito velocemente con il Site Audit, all’interno del Redirects report. È uno strumento gratuito all’interno di Ahrefs Webmaster Tools.


Questi strumenti ti aiuteranno a gestire e migliorare gli aspetti tecnici del tuo sito.

Google Search Console

Google Search Console (prima chiamato Google Webmaster Tools) è un servizio gratuito di Google che ti aiuta a monitorare e identificare problemi con il tuo sito all’interno dei loro risultati di ricerca.

Utilizzalo per trovare e sistemare errori tecnici, inviare sitemap, vedere problemi relativi ai dati strutturati e molto altro.

Anche Bing e Yandex hanno la loro versione di questo strumento, così come Ahrefs. Ahrefs Webmaster Tools è uno strumento gratuito che ti permette di migliorare le prestazioni SEO del tuo sito. Ti consente di:

  • Monitorare lo stato di salute SEO del tuo sito
  • Analizzare 100+ problematiche SEO
  • Vedere tutti i tuoi backlink
  • Vedere le parole chiave per le quali ti posizioni
  • Scoprire quanto traffico ricevono le tue pagine
  • Trovare opportunità di link interni
  • È la nostra risposta ai limiti di Google Search Console

Google’s Mobile-Friendly Test

Il Mobile-Friendly Test di Google consente di capire quando facilmente un utente può utilizzare la tua pagina su di un dispositivo mobile. Identifica anche problematiche specifiche a livello di usabilità come testi troppo piccoli da leggere, plugin incompatibili e altro.

Il mobile-friendly test mostra cosa vede Google quando scansiona la pagina. Puoi anche utilizzare il Rich Result Test per capire cosa Google vede per i dispositivi mobile e quelli desktop.

Chrome DevTools

Il Chrome DevTools è uno strumento di debugging integrato all’interno di Chrome. Utilizzalo per fare il debug di problemi legati alla velocità della pagina, migliorare le prestazioni di rendering della pagine e molto altro.

Dal punto di vista della SEO tecnica, i suoi utilizzi sono infiniti.

Toolbar di Ahrefs

La Toolbar di Ahrefs è un’estensione gratuita per Chrome e Firefox che fornisce utili dati relativi alla SEO per le pagine e i siti che visiti.

Le funzionalità gratuite sono:

  • Report SEO on-page
  • Redirect tracer con Header HTTP 
  • Controllo di link rotti
  • Evidenziatore di Link
  • Posizioni nella SERP

In aggiunta, se sei un utente Ahrefs, ottieni:

  • Metriche SEO per ogni pagina o sito che visiti, e anche per i risultati della ricerca Google
  • Metriche sulle parole chiave, come volume di ricerca e difficoltà di posizionamento direttamente nella SERP
  • Export dei risultati della SERP

PageSpeed Insights

Il PageSpeed Insights ti permette di analizzare la velocità di caricamento delle tue pagine web. Oltre ad un punteggio delle tue prestazioni, fornisce anche consigli azionabili per far caricare le pagine più velocemente.

Per concludere

Tutto questo è solo la punta dell’iceberg in termini di SEO tecnica. Ora dovresti però comprenderne le basi, e all’interno di ogni sezione sono presenti link per approfondire tutti gli aspetti. Ci sono molte altre cose di cui non abbiamo parlato in questa guida; ho quindi messo insieme una lista che ti aiuterà ad approfondire.

Obiettivo specifico:

Relative alla infrastruttura

Relativi al sito web

Processi

Misti

Divertiti a esplorare e imparare. Scrivimi su Twitter se hai domande.