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Contenuto
Le parole chiave sono le fondamenta della SEO. Se nessuno sta cercando ciò che stai scrivendo, non otterrai traffico da Google—non importa quanto impegno ci metterai.
Preso atto di quanto sia importante la ricerca delle parole chiave, non è sorprendente che noi ne abbiamo già scritto molto. Ma leggere tra migliaia di articoli cercando da soli di fare un riassunto è un lavoro difficile, specialmente se sei nuovo nel mondo SEO.
Ecco perché abbiamo scritto questa guida. Entra nella struttura collaudata di ricerca parole chiave che puoi facilmente adattare al tuo sito web ed ai tuoi obiettivi. E’ la stessa struttura che abbiamo utilizzato per far crescere il traffico del nostro blog fino a oltre 700.000 visitatori mensili da ricerche in soli pochi anni.
Abbiamo anche lavorato molto per rendere quando scritto sotto libero da termini incomprensibili ma senza tralasciare i dettagli. Non è nel nostro stile farlo. Tutto ciò che devi sapere per creare una strategia vincente per le parole chiave è qui. Abbiamo anche inserito link a risorse aggiuntive in caso tu voglia approfondire.
Chapters
Iniziamo.
Contenuto
Chapter 1
Basi di ricerca parole chiave
Prima di iniziare a cercare idee per le parole chiave, assicuriamoci di conoscere le basi.
Cosa sono le parole chiave?
Le parole chiave sono parole e frasi che le persone digitano nei motori di ricerca. Sono conosciute anche come query di ricerca o “parole chiave SEO”.
Che cos’è la ricerca di parole chiave?
La ricerca di parole chiave è il processo di individuazione di parole chiave per le quali vuoi posizionarti nei motori di ricerca. Riguarda la comprensione di cosa stanno cercando i potenziali clienti e perchè.
Riguarda inoltre l’analisi ed il confronto di parole chiave per trovare le migliori opportunità.
Perché è importante la ricerca di parole chiave?
La ricerca di parole chiave è l’unico modo per capire cosa stanno digitando le persone nei motori di ricerca. Devi saperlo per evitare di creare contenuti su argomenti che nessuno sta cercando. Molti proprietari di siti web fanno questo errore, ed è il motivo per cui il 90,63% delle pagine non ottengono traffico da Google.
La ricerca delle parole chiave inoltre ti aiuta a rispondere a domande come:
Quanto difficile sarà posizionarsi per questa parola chiave?
Quanto traffico potrò ottenere se mi posizioni per questa parola chiave?
Quale tipo di contenuto dovrei creare per posizionarmi per questa parola chiave?
Le persone che stanno cercando questa parola chiave potranno diventare miei clienti?
Conoscere le risposte a queste domande ti aiuterà a scegliere attentamente le tue battaglie.
Chapter 2
Come trovare idee per parole chiave
La ricerca di parole chiave inizia dal conoscere come i clienti potrebbero cercare la tua attività. Puoi quindi combinare questa conoscenza con strumenti per trovare altre idee di parole chiave prima di scegliere le migliori.
Le parole chiave seme sono le fondamenta del processo di ricerca delle parole chiave. Definiscono la tua nicchia e ti aiutano ad identificare i tuoi concorrenti. Puoi anche fornire le parole chiave seme negli strumenti di parole chiave per trovare migliaia di idee di parole chiave (tra poco parleremo di questo).
Se hai già un prodotto o una attività che vuoi promuovere online, trovare parole chiave seme è facile. Pensa semplicemente a cosa digitano le persone su Google per trovare ciò che offri.
Per esempio, se vendi computer ed accessori, allora le parole chiave seme potrebbero essere:
computer
laptop
PC
scheda madre
Se fai fatica a trovare le parole chiave seme, controlla il report Risultati di Ricerca su Google Search Console. Ti mostra fino a 1.000 parole chiave per le quali ti stai già posizionando.
Se non hai impostato Google Search Console, o vuoi vedere più di 1000 parole chiave, usa Site Explorer di Ahrefs. Collega il tuo sito e controlla il report Parole Chiave Organiche.
Non essere ossessionato con la ricerca delle parole chiave seme. Dovrebbero bastare pochi minuti. Appena hai delle idee, vai al prossimo passo.
2. Trovare le parole chiave con le quali si posizionano i tuoi concorrenti
Trovare quali parole chiave mandano traffico ai tuoi concorrenti è di solito il miglior modo per iniziare la ricerca di parole chiave. Ma prima, devi identificare i concorrenti. Ecco doe la tua lista del brainstorm sulle parole chiave torna utile. Cerca su Google per una delle parole chiave seme e vedi chi si posiziona in prima pagina.
Da qui, puoi inserire questi siti web nel Site Explorer di Ahrefs uno ad uno, e controllare il report Pagine Migliori. Mostra le loro pagine più visitare con la stima del traffico di ricerca mensile. Mostra anche ogni “Miglior parola chiave” per pagina. E’ quella che manda il maggior traffico organico.
Con questo approccio, un concorrente ti fornisce spesso abbastanza idee per tenerti occupato per mesi. Ma se ne vuoi di più, vai al report Domini concorrenti per trovare maggiori siti di tuoi concorrenti. Poi ripeti il processo sopra descritto ancora ed ancora per una lista praticamente infinita di idee di parole chiave.
Stai vedendo molti argomenti che hai già trattato?
Metti alcuni siti concorrenti nello strumento Content Gap di Ahrefs, e incolla il tuo sito nel campo in basso. Fai clic su “Mostra parole chiave” per vedere quelle per le quali i tuoi concorrenti sono posizionati, ma non tu.
Maggiori informazioni su come realizzare una analisi di gap di contenuti in questo video.
3. Utilizzare strumenti di ricerca parole chiave
I concorrenti possono essere una grande fonte di idee per le parole chiave. Ma c’è comunque un gruppo enorme di parole chiave che i tuoi concorrenti non hanno come obiettivo, e li puoi trovare utilizzando gli strumenti di ricerca parole chiave.
Gli strumenti di ricerca parole chiave funzionano tutti allo stesso modo. Scrivi una parola chiave seme, e loro generano idee di parole chiave.
Keyword Planner di Google è probabilmente lo strumento per le parole chiave più conosciuto. E’ gratuito, anche se è dedicato ai pubblicitari, e lo puoi usare anche per trovare parole chiave per la SEO.
Proviamo ad inserire qualcuna delle nostre parole chiave seme e vediamo cosa ci restituisce:
Noterai che alcuni di questi suggerimenti contengono una parola chiave seme. Queste sono conosciute come parole chiave a frase. Tuttavia, non tutte seguono questo schema. Perché Google è abbastanza intelligente da capire che le parole e frasi sono legate le une alle altre anche oltre la corrispondenza a frase.
Nota a margine.
La metrica “Competizione” che vedi nel Keyword Planner di Google non ha niente a che fare con la SEO. Mostra quanti pubblicitari sono disposti a pagare per mostrare le pubblicità nei risultati di ricerca per quella parola chiave.
Oltre al Keyword Planner, ci sono molti altri strumenti gratuiti di terze parti. Questi solitamente prendono molte delle idee di parole chiave dai risultati dell’autocompletamento di Google, che sono i suggerimenti di ricerca che vengono mostrati mentre scrivi una query.
Anche se questi strumenti possono essere utili per scoprire alcune idee, solitamente non mostrano più di qualche centinaia di suggerimenti. E di solito le stime del traffico di ricerca mensile che mostrano sono dubbie oppure non esistono. Questo rende difficile giudicare la popolarità relativa delle parole chiave.
La soluzione a questo problema è l’uso di uno strumento per le parole chiave ‘professionale’. Ovvero database ricercabili con miliardi di parole chiave, completi di metriche SEO. Per esempio, Keywords Explorer di Ahrefs contiene oltre 10 miliardi di parole chiave di 171 paesi.
Inseriamo alcune delle nostre parole chiave seme e vediamo quante idee sono generate.
19,2 milioni di idee. E solamente dal report “Corrispondenza frase”. Gli altri 5 report di idee per parole chiave prendono le idee da altre fonti.
Ora, queste possono sembrare un elenco insormontabile di idee, ed è vero. Ma non preoccuparti. Imparerai a scremare nella prossima sezione.
Nota a margine.
Keywords Explorer ha milioni di parole chiave anche da altri motori di ricerca. Bing, YouTube, Amazon, e Baidu sono solo alcuni di essi.
4. Studiare la tua nicchia
Tutto ciò di cui abbiamo discusso finora è abbastanza per generare una lista infinita di idee di parole chiave. Ma allo stesso tempo, il processo ti mantiene “dentro la scatola”. E’ limitato dalle tue parole chiave seme, e significa che perderai quasi sicuramente delle idee.
Puoi risolvere questo problema studiando la tua nicchia con maggior dettaglio, ed un buon punto di partenza è la navigazione su forum di settore, gruppi, e siti di domande e risposte. Ti aiuterà a trovare maggiori informazioni sulle necessità dei tuoi potenziali clienti che non sono mostrate negli strumenti per parole chiave.
Per esempio, ecco una discussione popolare dal subreddit /r/suggestapc:
Questa persona sta cercando un videogioco per desktop. Se inseriamo questo argomento nel Keywords Explorer, vediamo che ci sono 36.000 ricerche mensili negli Stati Uniti, in media.
Potremo non averla mai trovata con l’uso degli strumenti perché non include alcuna delle nostre parole chiave seme.
Ecco alcuni altri argomenti interessanti da quel subreddit che potrebbero essere interessanti da coprire:
Workstation 64gb per meno di €1k
Desktop per giochi leggeri
Miglior computer economico per genitori 50+
Monitor 144hz per meno di €150
Powerspec G353G354 confronto
Se noti qualsiasi moda degli argomenti, puoi usarli come parole chiave seme nel Keywords Explorer per trovare più idee. Per esempio, se usiamo “powerspec” come parola chiave seme e controlliamo il report “Corrispondenza frase”, vediamo migliaia di idee di parole chiave.
Oltre alla navigazione nei forum, i tuoi clienti possono anche essere una fonte fantastica di idee di parole chiave. Ricorda, queste sono le persone con le quali stai già lavorando. E vuoi attrarre altre persone come loro al tuo sito.
Ecco alcuni modi per avere delle informazioni utili dai clienti o consumatori:
Parla con loro faccia a faccia
Guarda nelle email passate
Guarda nelle richieste di assistenza clienti
Prova a ricordarti domande frequenti che sono avvenute in passate conversazioni
Assicurati di fare attenzione al linguaggio che usano mentre lo fai. Sarà spesse volte diverso dal linguaggio che avresti usato. Per esempio, se vendi computer online, probabilmente i tuoi clienti stanno cercando problemi legati a laptop specifici. Es: “qual è il miglior mouse per macbook pro”.
Avere una grande lista di idee per parole chiave è un bene. Ma come puoi sapere quali sono le migliori? Dopotutto, analizzarle tutte manualmente sarebbe un compito quasi impossibile.
La soluzione è semplice: usa le metriche SEO ed i dati per restringere la scelta e separare il grano dall’oglio.
Esploriamo le 6 metriche per le parole chiave che puoi usare in questo caso.
Il volume di ricerca ti dice il numero medio delle volte in cui una parola chiave è stata cercata ogni mese. Per esempio, “miglior desktop per videogiochi” ha un volume di ricerca mensile di 10.000 negli Stati Uniti.
Non confondere questo numero con la quantità di traffico che avresti con il posizionamento. Anche se potrai posizionarti al numero 1, il traffico per questa parola chiave raramente supererà il 30% di questo numero. E succede se sei fortunato.
Con Keywords Explorer vedrai un filtro di volume di ricerca in ogni report di idee di parole chiave. Questo rende possibile filtrate migliaia di parole chiave per volume di ricerca in pochi attimi.
Se vuoi vedere i volumi di ricerca per un paese diverso dagli Stati Uniti, ce ne sono altri 171 tra cui scegliere.
Nota che mentre molti strumenti di parole chiave mostrano i volumi di ricerca, le stime tendono a variare da strumento a strumento. Questo perché ognuno calcola le metriche in modi diversi. Ne puoi sapere di più nei 2 articoli alla fine di questa sezione.
Trend
I volumi di ricerca di parole chiave sono medie annuali. Questo significa che ci sono delle situazioni dove possono essere fuorvianti.
Parole chiave di tendenza
La stima del volume di ricerca mensile negli Stati Uniti per “macbook pro 16” è 19.000.
Il problema qui è che riguarda una media annuale, e Apple ha rilasciato il suo laptop meno di un anno fa.
Guardando il grafico delle tendenze su Keywords Explorer, è chiaro che ci sono state ben più di 19.000 ricerche mensili nei mesi passati.
Parole chiave stagionali
Guarda al volume stimato di ricerca mensile per “sfondi natalizi per computer”.
Credi che le persone che fanno questa ricerca siano le stesse ogni mese? Ovviamente no. Molte ricerche saranno fatte in novembre e dicembre. Questo non si evince dalla stima del volume di ricerca stimato perché, di nuovo, è una media annuale. Ma è riportato nel grafico delle tendenze.
Nota che con qualche parola chiave stagionale, è meglio non fidarsi dei dati di tendenza su Keyword Explorer. Perché mostriamo solamente i dati degli ultimi 30 mesi. Per alcuni termini come “campionati mondiali”, è un problema. E’ un evento che si ripete ogni 4 anni, quindi ci sarà solamente una impennata nel nostro grafico.
Per questo tipo di termini, una Google Trends. I dati riescono ad andare molto più indietro.
Click
La metrica dei click ti dice il numero medio dei click mensili nei risultati di ricerca per una parola chiave. E’ importante perché non tutti i risultati di ricerca ottengono molti click.
Guarda ad esempio una query come “come fare screenshot nel mac”.
Nonostante un volume di ricerca mensile di 530.000, ottiene solo 95.000 click.
Questo succede perché Google risponde alla domanda direttamente nei risultati di ricerca. Non c’è bisogno per le persone di cliccare per trovare le informazioni che stanno cercando.
Google fornisce le risposte nei risultati di ricerca per sempre maggiori query. Ecco perché il filtro Click nel Keywords Explorer è così utile. Lo puoi usare per togliere le idee di parole chiave con poco potenziale di traffico di ricerca.
Dovresti anche stare attento alle parole chiave dove le pubblicità a pagamento “rubano” molti dei click. Per esempio, il 54% dei click per “computer hp all in one” va alle pubblicità pagate.
Traffico potenziale
I volumi di ricerca e i click ti aiutano a capire la popolarità di una parola chiave singola. Ma ci potrebbero essere moltissimi sinonimi e variazioni per quella parola chiave, e le puoi spesso puntare con una pagina.
Per esempio, la parola chiave “computer videogiochi 400 dollari” ha una ricerca stimata di 1.100 e 1.000 click al mese.
Se assumiamo che il 30% dei click è diretto alla prima pagina, possiamo aspettarci circa 330 visite al mese per quella pagina se ci posizioniamo al primo posto. Giusto?
Su Keywords Explorer, possiamo vedere il traffico stimato per le pagine posizionate in cima. E sembra che il primo risultato ottenga circa 4 volte tanto le visite mensili che abbiamo stimato.
Questo succede perché la pagina ottiene traffico da centinaia di parole chiave.
Posizionarsi per più di una parola chiave come questa è nella norma. Abbiamo studiato 3 milioni di query di ricerca e abbiamo trovato che in media le pagine in cima si posizionano per circa altre 1000 parole chiave.
Morale della storia: non giudicare le parole chiave solamente per il volume di ricerca (o i click). Guarda ai risultati in cima per stimare il traffico di ricerca potenziale dell’argomento.
Keyword Difficulty
Keyword Difficulty (KD) è una metrica SEO che si pone di giudicare la difficoltà di posizionamento relativa delle parole chiave. E’ valutata con una scala da 0 a 100, con i punteggi maggiori più difficili per il posizionamento.
Molti strumenti di ricerca parole chiave hanno un punteggio simile, ma il calcolo può variare. Noi basiamo i nostri con i profili backlink delle pagine che si posizionano tra le prime 10 perché i backlink sono un fattore forte di posizionamento.
I punteggi di difficoltà di posizionamento sono utili per comparare migliaia di parole chiave in modo scalabile. Lo puoi fare con il filtro KD su Keywords Explorer.
Tuttavia, dovresti sempre valutare manualmente le parole chiave prima di lavorarci perché molti fattori entrano in gioco nella difficoltà di posizionamento. Non è possibile rappresentare la complessità degli algoritmi di posizionamento di Google con un numero a 2 cifre.
Inoltre non è detto che tu non debba abbandonare l’idea di evitare le parole chiave molto difficili. Dipende dal rapporto tra il loro valore di business e la difficoltà di posizionamento. Alcune parole chiave potrebbero essere molto facili da posizionare, ma i visitatori che mandano potrebbero non diventare mai clienti. Altre potrebbero essere difficili da posizionare ma determinanti per la tua attività.
Cost Per Click (CPC)
Il Cost Per Click (CPC) mostra quanto i pubblicitari sono disposti a spendere per click promozionali per una parola chiave. E’ una metrica soprattutto per i pubblicitari che per i tecnici SEO, ma può servire come un utile raffronto sul valore di una parola chiave.
Per esempio, la parola chiave “servizi di backup computer” ha un alto CPC. Succede perché molti utenti di ricerca stanno cercando di comprare soluzioni di backup cloud, che possono costare centinaia di euro al mese.
“Come fare backup al computer” è la storia opposta. Perché molti utenti di ricerca non stanno cercando servizi a pagamento. Stanno cercando informazioni gratuite su come fare backup dei dati personali.
Una cosa importante da conoscere sul CPC è che risulta maggiormente volatile del volume di ricerca. Mentre la domanda della ricerca di una parola chiave ha una fluttuazione mensile, il suo CPC può cambiare ogni minuto. Significa che i valori CPC che vedi in uno strumento di parole chiave di terze parti è una istantanea nel tempo. Se vuoi un dato vero, devi usare AdWords.
Detto questo, il CPC non è un metodo a prova di bomba per valutare il valore di una parola chiave.
Va detto che, anche se la parola chiave “servizi di backup computer” ha un CPC alto, non sarà particolarmente lucrativa per un sito che vende computer e componenti. Non c’è modo di monetizzare quel traffico.
Puoi filtrare le idee di parole chiave per CPC nel Keywords Explorer.
Scremare la lista delle parole chiave più promettenti è un buon punto di partenza. Ma comunque potresti avere ancora tantissime idee. Potrebbe essere travolgente, perché risulta difficile sapere da dove iniziare.
In questa sezione, ti spieghiamo 3 modi per raggruppare parole chiave per aggiungere struttura alla tua lista.
Ipotizziamo che hai trovato queste parole chiave nel tuo elenco:
costruire un computer
è facile costruire un computer
quanto costa costruire il computer
cosa serve per costruire un pc
come fare da soli un laptop
Potresti pensare, dovresti fare una pagina diversa per ogni parola chiave o puntare a tutte in una pagina singola?
La risposta dipende soprattutto da come Google vede queste parole chiave. Le vede come parte di uno stesso argomento (es.: come costruire un computer)? O le vede come argomenti individuali? Puoi capirlo guardando ai risultati di Google.
Per esempio, vediamo alcune delle stesse pagine posizionarsi per “costruire un computer” e “è facile costruire un computer”.
Vediamo anche che molti dei risultati per entrambe le ricerche sono articoli su come costruire un PC. Questo ci dice che “è facile costruire un computer” è un sottoargomento di un argomento più ampio sul costruire un computer. Per questo motivo, avrebbe probabilmente più senso puntare ad entrambe le parole chiave in una singola pagina invece di creare 2 pagine separate.
Tuttavia, se guardiamo ai risultati per “come fare da soli un laptop”, vediamo succedere l’opposto:
Quasi tutti i risultati sono guide sulla costruzione di laptop, non PC. Questo ci dice che “come fare da soli un laptop” non è parte di un argomento più ampio. Avremo probabilmente bisogno di scrivere una guida a parte per posizionarci per questa parola chiave.
Il problema con questo approccio è che, anche se funziona, non è molto scalabile. Non puoi controllare i risultati di ricerca per ognuna delle idee di parole chiave del tuo elenco. Ti richiederebbe troppo tempo.
Su Keywords Explorer, la nostra soluzione a questo problema è mostrare ”l’argomento genitore” per ogni parola chiave. Questo ti suggerisce se noi pensiamo tu debba posizionarti per la parola chiave obiettivo o piuttosto un argomento più ampio. Per identificare “l’argomento genitore”, prendiamo le pagine nelle prime posizioni della parola chiave e troviamo le parole chiave che inviano maggior traffico alla pagina.
Inseriamo le nostre precedenti parole chiave nel Keywords Explorer e controlliamo i loro “Argomenti Genitore”.
Quello che vediamo qui è uno specchio di ciò che abbiamo visto nei risultati di ricerca. Molte delle nostre parole chiave sono parole chiave a coda lunga che ricadono sotto lo stesso Argomento Genitore. Solamente “come costruire un laptop” ha un Argomento Genitore diverso e richiede una pagina dedicata.
Per raggruppare le parole chiave del tuo elenco per Argomento Genitore su Keywords Explorer, ordinale con la colonna Argomento Genitore.
2. Raggruppa per intento di ricerca
Ipotizziamo che tu abbia queste parole chiave nel tuo elenco:
laptop per videogiochi meno di 1000
come costruire un pc
laptop hp
computer desktop
miglior laptop videogiochi
Se hai un negozio online con un blog, devi capire quale obiettivo avere tra articoli del blog in confronto a pagine del negozio.
Per alcune parole chiave, questo è ovvio. Non dovrai creare una pagina prodotto per “come costruire un pc” perché non ha senso. E’ chiaro che ci cerca vuole un articolo di blog che spieghi come costruire un PC, e non una pagina di prodotto che vende componenti di PC.
E riguardo a parole chiave come “laptop per videogiochi meno di 1000”? Dovresti puntarlo con un articolo di blog sui migliori laptop per videogiochi, oppure una pagina di categoria dell’ecommerce che mostri tutti i laptop per videogiochi che costano meno di €1.000 come quella sotto?
Ammesso che il tuo obiettivo sia quello di vendere più laptop, il tuo istinto potrebbe essere quello di creare una pagina di categoria con tutti i laptop in sconto.
Sarebbe una mossa sbagliata perché questo tipo di contenuto non sarebbe allineato con quello che vorrebbe vedere chi cerca—ovvero l’intento di ricerca.
Come lo sappiamo? Se guardi alle prime pagine per questa parola chiave su Google, praticamente tutte sono articoli di blog con elenchi per prezzo di laptop per videogiochi.
Google conosce meglio di chiunque altro l’intento di ricerca, quindi i primi risultati per una parola chiave sono spesso un buon parametro per l’intento di ricerca. Se vuoi avere la migliore possibilità di posizionamento, dovresti creare lo stesso tipo di contenuto che vedi posizionato nella prima pagina.
Puoi vedere i primi risultati per il tuo paese nel Keywords Explorer. Fai click nella scheda “SERP”.
Mentre stai valutando le idee per le parole chiave, puoi usare gli elenchi su Keywords Explorer per raggrupparle velocemente e facilmente per intento.
3. Raggruppa per valore di business
Ipotizziamo che tu abbia 3 parole chiave nel tuo elenco:
come costruire un pc
cos’è un computer
dell xps 13 confronto macbook pro
recensione macbook pro 16
hp laptop elitebook 2570p intel core i5 3210m newegg
Per stimare il valore di queste parole chiave, molti marketer dei contenuti e tecnici SEO le inseriranno nella mappa del viaggio del cliente. E’ il nome del processo che le persone affrontano prima di affrontare un acquisto. Il senso comune dice che da meno tempo le persone sono nel loro viaggio, minore è la possibilità che acquistino.
Come lo fanno? Il metodo più conosciuto è raggruppare le idee di parole chiave in 3 contenitori: TOFU, MOFU, e BOFU. In generale, le parole chiave TOFU hanno il potenziale di traffico maggiore, ma i visitatori non stanno ancora cercando di comprare nulla. E le parole chiave MOFU e BOFU ti porteranno meno traffico, ma quelle persone sono più propense a diventare tua clientela.
Ecco qualche esempio di parole chiave TOFU, MOFU, e BOFU per Ahrefs:
Inizio del funnel (Top of the funnel — TOFU): marketing online, cos’è la SEO, come aumentare il traffico del sito web.
Centro del funnel (Middle of the funnel — MOFU): come fare ricerca parole chiave, come ottenere link, come fare audit sito web
Fine del funnel (Bottom of the funnel — BOFU): confronto ahrefs moz, recensioni ahrefs, sconto ahrefs
Ad Ahrefs, pensiamo che questo concetto sia limitante e perfino fuorviante.
Ecco 3 motivi:
Primo, non considera che potresti intercettare qualcuno appena “cosciente del problema” e portarlo attraverso tutti i passaggi del viaggio del cliente in una pagina. E’ ciò per cui sono conosciuti i copywriter a risposta diretta. Non creano le loro pubblicità sulla base del TOFU/MOFU/BOFU. Creano una pubblicità e portano il lettore dal percepire appena il suo problema all’acquisto della tua soluzione.
Secondo, è abbastanza difficile assegnare ad ogni parola chiave un’etichetta definitiva TOFU, MOFU, o BOFU perché le cose non sono così nette. Per esempio, “strumento per link building” potrebbe essere per noi una parola chiave MOFU o BOFU. Dipende da come la analizzi.
Terzo, alcuni marketer espandono la loro definizione di TOFU in un grado così ampio da coprire argomenti non correlati. Un caso esemplare: Hubspot ha un articolo del blog sull’emoji dell’alzata di spalle che ottiene moltissimo traffico.
Sapendo che HubSpot vende software di marketing inbound, questo argomento è così TOFU che sarà praticamente impossibile convertire quei visitatori in clienti. Quasi nessuno di loro avrà mai bisogno di ciò che HubSpot vende.
Per questo motivo, preferiamo non creare una mappa delle parole chiave per il viaggio del cliente e definire TOFU, MOFU o BOFU. Piuttosto, abbiamo creato un “punteggio business” semplice ed oggettivo che ci aiuta a determinare che valore ha una parola chiave per noi. Ed è basata principalmente su quanto possiamo presentare il nostro prodotto nel nostro contenuto.
Ecco un esempio di criteri di punteggio che utilizziamo per gli argomenti del blog:
3: il nostro prodotto è una soluzione insostituibile al problema;
2: il nostro prodotto ti aiuta un po’, ma non è essenziale a risolvere il problema;
1: il nostro prodotto può essere solo brevemente menzionato;
0: non c’è alcun modo di menzionare il nostro prodotto;
Abbinando questo punteggio con il traffico di ricerca potenziale di un argomento, siamo in grado di avere una buona idea di quali argomenti con maggior valore per la nostra attività. Noterai che non abbiamo quasi nessun articolo nel nostro blog con un punteggio business di 0 e nessuna citazione al nostro prodotto.
La priorità alle parole chiave non è proprio l’ultimo passo del processo di ricerca delle parole chiave. E’ più qualcosa che dovresti fare mentre affronti i passi precedenti. Mentre stai cercando le parole chiave, analizzando le metriche, e le raggruppi, chiediti:
Qual è il traffico potenziale stimato di questa parola chiave?
Quanto dura è la competizione? Cosa servirebbe per posizionarsi qui?
Hai già del contenuto su questo argomento? Se no, cosa ci vorrebbe per creare e promuovere una pagina competitiva?
Sei già posizionato per questa parola chiave? Potresti aumentarne il traffico migliorando la tua classifica di alcune posizioni?
Questo traffico porterà a conversione di contatti e vendite, o porterà solamente conoscenza del brand?
Ricordati che non stai solamente cercando parole chiave “con posizionamento facile”. Stai cercando quelle con il più alto ritorno dell’investimento.
Focalizzarti solamente nelle parole chiave facili e a bassa competizione è un errore che fanno molti proprietari di siti web. Dovresti sempre avere degli obiettivi di posizionamento a corto, medio, e lungo termine. Se ti focalizzi solamente negli obiettivi a breve termine, non ti posizionerai mai sulle parole chiave più lucrative. Se ti focalizzi solamente sugli obiettivi a medio e lungo termine, ci vorranno anni prima di ottenere del traffico.
Pensa in questo modo: prendere i frutti più bassi è facile, ma quelli sopra l’albero sono spesso i più succosi. Significa che non bisogna prendere quelli in basso? No. Li dovresti comunque prendere. Ma dovresti anche pianificare in anticipo e comprare una scala ora per quelli in cima.
Riepiloghiamo
Tutto qui—tutto ciò che devi sapere per creare una vincente strategia sulle parole chiave in una semplice guida. Se vuoi vedere come mettere tutto in azione dall’inizio alla fine, guarda questo video: