Come migliorare la SEO: 8 tattiche che non richiedono nuovo contenuto

Come migliorare la SEO: 8 tattiche che non richiedono nuovo contenuto

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Marketing @Ahrefs. Leggo, pratico breakdance e mi piace fare ogni giorno nuove esperienze di vita.
Statistiche dell'articolo
  • Traffico mensile 38
  • Siti linkanti 4
Dati dal Content Explorer

Mostra quanti siti web stanno linkando a questo contenuto. Come regola generale, più sono i siti che ti linkano, più in alto ti posizionerai su Google.

Mostra la stima del traffico organico mensile di questo articolo in base ai dati di Ahrefs. Il traffico organico reale (come mostrato da Google Analytics) è solitamente maggiore di 3-5 volte.

Il numero di volte che questo articolo è stato condiviso su Twitter.

    Le tue pagine non si posizionano dove vorresti? Risolviamo il problema insieme. 

    La SEO è una maratona. Ti servono una strategia solida, la volontà di metterla in pratica e, soprattutto, tanta pazienza.

    Ma questo non vuol dire che non ci siano opportunità da cogliere nell’immediato per migliorare la SEO. Ce ne sono molte, molte delle quali da mettere in pratica subito e che non ti richiedono di creare dei nuovi contenuti.

    Nel post di oggi esamineremo 9 di queste opportunità.

    1. Migliorare il CTR delle pagine meglio posizionate

    Il tag title è l’elemento HTML usato per specificare il titolo di una pagina.

    Ecco come si presenta nel risultato di una ricerca con Google:

    skyscraper technique title tag

    Perché è così importante?

    Il tag title è il titolo dell’articolo: la sua funzione è quella di convincere il potenziale lettore che ha fatto la ricerca a fare clic e ad arrivare sulla pagina.

    La percentuale di persone che fa clic sul tuo link (o su un qualsiasi link) viene definita CTR (clickthrough rate).

    Gary Illyes di Google ha detto esplicitamente che il CTR non è un fattore di posizionamento, ma molti SEO comunque ritengono che il CTR abbia un ruolo nel posizionamento.

    Ad ogni modo non importa. Lo scopo di posizionarsi in cima alla SERP è quello di portare i visitatori sulla tua pagina. Se sei in grado di scrivere un tag title che convinca la gente a scegliere la tua pagina anziché quelle dei concorrenti, hai già vinto.

    Ecco come iniziare.

    Inserisci il dominio nello strumento Site explorer e vai sul report Parole chiave organiche. Questo report ti mostra tutte le keyword per cui è posizionato il tuo sito.

    Filtra per trovare solo le pagine posizionate tra la prima e la quinta posizione.

    organic keywords ahrefs positions 1 5

    Perché proprio quelle tra la prima e la quinta posizione?

    Detto semplicemente: nessuno consulta la seconda pagina di Google per cercare informazioni. Quindi è inutile ottimizzare i tag title delle pagine su cui nessuno fa clic.

    In più il ROI è migliore se migliori un titolo mal scritto su una pagina molto ben posizionata (perché le persone lo vedranno e lo leggeranno!)

    Usa questi consigli per migliorare i tag title e renderli più accattivanti:

    • Aggiungi delle power words al titolo. Le power words fanno appello alle emozioni e rendono il titolo più accattivante. Attenzione: se usi troppe power words, il titolo diventerà inefficace, quindi scegli le più rilevanti.
    • Aggiungi delle parentesi. Le parentesi aiutano a spezzare i titoli e ne migliorano la leggibilità.
    • Sfrutta la curiosità. La curiosità è una tecnica di copywriting potente. Convinci i lettori a soddisfare le loro curiosità facendo clic e leggendo il tuo contenuto. (Qui puoi trovare una bella guida per scoprire come si fa). Ma non strafare, altrimenti sconfini nel clickbaiting o, peggio ancora, nella disonestà!
    • Evita il troncamento dei tag title. Google inizia a troncare i tag title nelle SERP più o meno a 50, 60 caratteri. Scrivi titoli brevi e comprensibili. Puoi anche testare il tuo tag title con strumenti come SERPSim.

    Per saperne di più su come migliorare i tag title, leggi la nostra guida su come costruire il tag title perfetto per la SEO.

    2. Ottimizza il page speed per le pagine importanti

    Hai mai fatto clic su una pagina che ci ha messo secoli per caricarsi?

    Se sei come me, probabilmente hai fatto clic sul pulsante Indietro e hai tentato con un’altra pagina.

    Nel 2010 Google affermava che il page speed è un fattore di ranking. Con l’indicizzazione mobile first, il page speed è diventato ancora più importante.

    Quindi sì, se ancora non te l’aveva detto nessuno, le pagine lente sono un male per la tua azienda e per la SEO.

    Per controllare la velocità, puoi usare lo strumento PageSpeed Insights di Google (è gratuito!)

    pasted image 0 4

    Il problema del PageSpeed Insights è che sei costretto a controllare la velocità di una pagina per volta.

    Può essere un po’ una seccatura, quindi ti consiglio di dare la priorità alle pagine che ricevono più traffico dalla ricerca organica. Dopotutto si tratta delle pagine che traggono più benefici da qualsiasi sforzo di ottimizzazione (ad esempio un miglioramento del 5% del traffico di una pagina che riceve 10.000 visite al mese ti fa ottenere 500 visite in più!)

    Puoi scoprire quali sono queste pagine usando Google Analytics.

    In alternativa puoi usare il report Pagine migliori nel Site Explorer, per vedere quali pagine del sito stanno ricevendo più traffico di ricerca.

    Site Explorer > inserisci il dominio > Pagine Migliori

    top pages ahrefs 2

    Preferisci analizzare tutte le pagine in un colpo solo? Esplora il sito con lo strumento Site Audit di Ahrefs che ti dirà quali sono le pagine lente.

    Ecco alcuni consigli per migliorare il page speed:

    • Riduci il peso delle immagini. Usi WordPress? Puoi installare un plugin che si chiama ShortPixel che comprime automaticamente le immagini che hai caricato senza compromissione di qualità. Per saperne di più leggi la nostra guida alla SEO per le immagini.
    • Abilita il caching del browser. Usa un plugin come W3 Total Cache che ti permette di fare il caching facilmente. Il caching permette agli utenti del tuo sito di caricare la pagina senza inviare una seconda richiesta HTTP al tuo server la seconda volta che visitano la pagina (cioè nelle visite dopo la prima la pagina si carica più velocemente!)

    3. Aggiorna i contenuti con traffico in diminuzione

    Durante un audit del contenuto che abbiamo svolto l’anno scorso, abbiamo notato che il traffico organico verso uno dei nostri post (l’elenco delle prime 100 ricerche su Google) stava diminuendo.

    La pagina era costruita intorno a una buona keyword (“ricerche più diffuse su Google”), con 3.600 ricerche mensili negli Stati Uniti.

    search volume top google searches

    Quindi abbiamo deciso di aggiornare il contenuto.

    Ecco il risultato dei nostri sforzi:

    Cosa curiosa: non si tratta di un caso isolato.

    Di recente abbiamo aggiornato l’articolo sull’outsourcing, che è passato dal non essere posizionato per nessuna keyword a essere il primo risultato in SERP per la keyword che avevamo scelto:

    Ora questo metodo fa parte della strategia di Ahrefs. Aggiorniamo o riscriviamo regolarmente i contenuti che non si posizionano o che non ci mandano traffico organico.

    Mi piace tantissimo come il nuovo strumento Content Explorer metta in evidenza il duro lavoro che il nostro team fa sull’aggiornamento/ripubblicazione del contenuto vecchio rispetto alla pubblicazione di cose nuove. Conosci altri blog così impegnati a mantenere il contenuto così aggiornato e interessante?

    Con lo strumento Content Explorer, puoi vedere quanto del tuo contenuto è stato ripubblicato negli ultimi 12 mesi (suggerimento: più o meno nel nostro caso si tratta del 15% dei post!)

    content explorer ahrefs republishing

    Anche tu puoi fare la stessa cosa.

    Trova le pagine con traffico organico che sta diminuendo cercando su Google Analytics. In alternativa copia ognuna delle pagine nel Site Explorer di Ahrefs e analizzale (iniziando dalle pagine più importanti!)

    marketing funnels SE overview

    Aggiornare non significa necessariamente riscrivere tutto il contenuto. Dipende dalla keyword che vuoi posizionare e dal livello di concorrenza esistente.

    Nella maggior parte dei casi ti basterà dare una rinfrescata alle sezioni da aggiornare.

    4.Trovare ciò che manca nei contenuti già pubblicati

    Le persone cercano la stessa cosa in molti modi diversi. Google lo capisce e posiziona un insieme quasi identico di risultati per molte parole chiave.

    Secondo la nostra ricerca, una pagina media in prima posizione in SERP si posizionerà bene anche per 1.000 altre keyword rilevanti.

    Ed ecco per quante keyword si posiziona uno dei nostri post:

    organic keywords ahrefs website traffic

    Traduzione: affronta un argomento nei minimi dettagli (comprendendo cioè tutti i sottoargomenti nell’argomento principale) e ti posizionerai per un sacco di keyword long tail.

    Il risultato? Più traffico sulla tua pagina obiettivo.

    In più, grazie all’indicizzazione basata su frasi e alle co-occorrenze, probabilmente riuscirai persino a migliorare i posizionamenti per la tua keyword principale.

    ATTENZIONE: l’idea praticamente qui è che Google riesca a identificare meglio la rilevanza di un contenuto rispetto a un argomento mediante la co-occorrenza di parole e frasi.

    Per saperne di più, puoi consultare la nostra guida alla SEO on page.

    Uno dei modi migliori per trovare sottoargomenti rilevanti per i post è quello di vedere per quali altri argomenti si posizionano le pagine meglio posizionate per la keyword che hai scelto. Per far questo puoi usare lo strumento Content Gap di Ahrefs.

    Per usarlo è sufficiente inserire alcune delle pagine meglio posizionate, impostare la modalità prefix, e lasciare vuota la casella “Ma il target seguente non ranka per”.

    content gap

    Poi puoi fare clic su “Mostra le parole chiave”.

    content gap nintendo switch

    Nello screenshot precedente, lo strumento Content Gap ci dice per quali keyword sono anche posizionate le pagine meglio posizionate per “nintendo switch review”. Scorrendo l’elenco, trovo keyword come:

    • nintendo switch durability (durata nintendo switch)
    • nintendo switch number of players (nintendo switch numero di giocatori)
    • nintendo switch screen quality (nintendo switch qualità schermo)
    • nintendo switch build quality (nintendo switch qualità console)

    Man mano che aggiorni e svecchi i contenuti, probabilmente vorrai inserire questi sottoargomenti. Ovviamente se sei un fan del Nintendo Switch alcuni di questi ti sembreranno banali, ma quasi sempre troverai qualcosa che non ti sarebbe mai venuto in mente di citare.

    5. Replicare i backlink dalle pagine non aggiornate e di bassa qualità

    Quest’esperienza ti suona familiare?

    • Cerchi un parola su Google
    • Fai clic sul primo risultato in SERP
    • Trovi un contenuto pessimo che non risponde alla tua query.

    Certamente ti sei chiesto: “ma come cavolo fa ad essere in prima posizione?”

    Be’, vediamo il lato positivo della cosa. Risultati di questo tipo rappresentano delle opportunità.

    Pensaci: se questi contenuti poco buoni sono in grado di ottenere un sacco di link di alta qualità e di posizionarsi su Google, anche tu puoi fare lo stesso.

    Devi soltanto scrivere qualcosa di migliore e, se aggiorni regolarmente i tuoi contenuti, è altamente probabile che tu qualcosa di migliore ce l’abbia già.

    Quel che devi fare è trovare questi contenuti di scarso valore (che hanno molti link) e convincere la gente che li ha linkati a linkare te.

    Sam Oh descrive questo processo in modo approfondito in questo video:

    https://www.youtube.com/watch?v=wPjPjNK-bDM

    Ecco come puoi fare:

    Per prima cosa, inserisci la keyword per cui vuoi posizionarti nel Content Explorer di Ahrefs. Per trovare pagine non aggiornate e di bassa qualità devi impostare qualche filtro.

    • Referring domains filtrati a un valore pari o superiore a 50 (per trovare pagine con link);
    • Data filtrata a più di 3 anni fa (per trovare il contenuto non aggiornato);
    • Numero di parole filtrato a <1.000 (per trovare gli articoli meno approfonditi e presumibilmente di “qualità inferiore”).

    Controlla i risultati per trovare le informazioni non aggiornate o potenzialmente fuorvianti.

    Ecco un esempio:

    old google searches

    Se trovi una pagina rilevante come questa, fai clic sulla casella e vai al report Backlinks per quella pagina. Questi sono i candidati per la tua ricerca. Ora ti rimane solo da trovare i loro indirizzi e‑mail e proporre loro un articolo aggiornato da sostituire a quello che avevano linkato.

    • Ciao, ho trovato il vostro post: http://post1
    • Ho visto che linka a questo: http://post2
    • Bel post, ma ha un po’ di informazioni non aggiornate. In particolare […]
    • Ho appena scritto questo: http://post3
    • È una guida un po’ più aggiornata sul tema ____.
    • CTA: vi può essere utile cambiare il link?
    Nota a margine.
    Lo schema di e‑mail qui riportato è solo un suggerimento. Non copiarlo parola per parola, perché fare così è da pigri. Dovresti sempre personalizzare gli schemi a seconda della campagna che stai portando avanti.

    6. Migliora le pagine usando i link interni

    I link interni sono link da una pagina all’altra dello stesso dominio.

    Se sono usati in modo strategico, i link interni possono aiutare a migliorare le performance delle pagine sui motori di ricerca.

    Perché? Perché i link interni guidano il flusso del PageRank nel tuo sito. In generale, più link interni ha una pagina, maggiore è il suo PageRank. E il PageRank è un fattore di ranking confermato su Google.

    Lo sapevi che dopo 18 anni usiamo ancora il PageRank (e centinaia di altri segnali) per il posizionamento?

    Ecco una spiegazione semplice di come funziona il PageRank:

    Se sei in grado di aggiungere qualche link interno da pagine rilevanti e autorevoli verso le pagine che hanno bisogno di migliorare, può esserti utile per migliorare la loro performance nella ricerca organica.

    Ecco come puoi fare:

    Prima di tutto hai bisogno di un elenco di pagine da migliorare. In questo caso ti consiglierei di trovare pagine che si posizionano dal secondo al quinto posto in SERP per le loro keyword obiettivo.

    Le pagine con questo posizionamento sono ideali perché sono già vicine alla vetta, e bastano pochi link interni potenti per fare potenzialmente la differenza nel posizionamento.

    Per scoprire queste pagine usa il report Pagine migliori nel Site Explorer.

    Site Explorer > Scrivi il tuo dominio > Pagine migliori > Filtra per posizioni da 2 a 5

    top pages ahrefs

    Prendi nota di quali sono queste pagine.

    Il modo più semplice per iniziare ad aggiungere link interni è usare l’operatore di ricerca:

    site:tuodominio.com “keyword o frase legata alla pagina”

    Poi devi trovare delle opportunità rilevanti e contestuali di linking interno. Il modo migliore per farlo è usare l’operatore di ricerca Google site:

    Ad esempio se volessi aggiungere link interni alla nostra guida alla SEO onpage, cercherei su Google:

    on page seo google search

    Poi andrei su ciascuna di queste pagine e aggiungere dei link interni alla pagina obiettivo con un anchor text rilevante.

    Un’altra possibilità è quella di aggiungere link interni dalle “power pages”, cioè dalle pagine che hanno più backlink (e quindi più autorità).

    Puoi trovare queste pagine andando sul report Migliore per links nel Site Explorer di Ahrefs.

    Site Explorer > inserisci il tuo dominio > Migliore per links

    pasted image 0 8

    Scorri l’elenco e trova pagine e post rilevanti da cui aggiungere link interni.

    7. Trova i backlink rotti verso il tuo sito

    I backlink rotti sono link inbound rotti che da altri siti portano al tuo.

    Di solito questa situazione si verifica perché:

    • Hai cancellato o spostato una pagina che ha dei backlink;
    • L’altro sito ha fatto un errore quando ti ha linkato.

    Non è la migliore delle situazioni.

    Pensaci: se hai delle pagine rotte a cui molti siti linkano, non solo stai perdendo traffico di ricerca potenziale, ma stai anche perdendo “link equity” per quei link.

    È per questo che dovresti risolvere il problema.

    Come? Vai sul Site Explorer di Ahrefs.

    Scrivi il tuo dominio nel Site Explorer e poi vai sul rapporto Migliore per links. Filtra per “404 not found” per trovare tutte le pagine non disponibili del tuo sito. Ordina i risultati per dominio da cui proviene il link.

    Questa ricerca mostra le pagine non raggiungibili del tuo sito che hanno più link.

    Partendo da qui, puoi risolvere il problema in diversi modi:

    • Redireziona la pagina non raggiungibile verso il nuovo URL. Probabilmente hai cambiato l’URL di una pagina e ti sei dimenticato di fare la redirezione. Se è così, trova il nuovo URL della pagina e implementa un redirect 301.
    • Redireziona la pagina non raggiungibile verso un’altra pagina rilevante del tuo sito. Trova una pagina simile del tuo sito e redireziona la pagina con errore 404 verso di essa.
    • Ripristina la pagina. Hai fatto un errore eliminando la pagina? Ripristinala.
    • Ricrea la pagina nell’URL rotto. Usa la Wayback Machine per scoprire com’era la pagina rotta e ricreala o sostituiscila.

    Oppure il problema può essere che diverse persone hanno fatto un errore quando hanno linkato il tuo sito (ad esempio aggiungendo una “/” in più): se è così, contatta il proprietario del sito e chiedi che il link venga corretto!

    Lettura consigliata: Come trovare e correggere i link rotti (per reclamare “link juice” di valore)

    8. Cerca di ottenere i featured snippets

    I feature snippet sono questi:

    check website traffic featured snippet

    Di base sono il modo con cui Google mostra una risposta completa o parziale a una query direttamente nei risultati di ricerca.

    Secondo la nostra ricerca, i featured snippet ottengono in media l’8,6% dei clic, mentre la pagina in prima posizione (immediatamente sotto lo snippet) otterrà il 19,6% circa dei clic.

    Se non ci sono featured snippet, il risultato in prima posizione otterrà il 26% dei clic totali.

    Quindi sembra che il featured snippet rubi dei clic al risultato in prima posizione.

    La domanda a questo punto è: come si fa a ottenere uno snippet?

    Secondo la nostra ricerca, solo le pagine posizionate nella prima pagina di Google hanno la possibilità di aggiudicarsi lo snippet, ma non è necessario essere primi in SERP per ottenerlo.

    E qui sorge l’opportunità.

    Magari hai già diversi contenuti nella prima pagina per query che hanno dei featured snippet. La cosa da fare è ottimizzare le pagine per ottenere lo snippet.

    Per farlo scrivi il dominio nel Site Explorer e vai al report Parole chiave organiche. Filtra per le query per cui ti posizioni nelle prime 10 posizioni e che hanno gli snippet tra i risultati di ricerca.

    Site Explorer -> scrivi il dominio -> Parole chiave organiche -> Filtra per posizione da 1 a 10 -> SERP Features -> Featured Snippets

    Scorri la lista per trovare gli snippet che tu non hai. Analizza il sito concorrente e cerca di capire perché è riuscito ad aggiudicarsi lo snippet.

    Ecco alcuni problemi e soluzioni probabili:

    • Il tuo contenuto non ha il formato che chi fa la ricerca si aspetta di vedere. Se la pagina posizionata ha un elenco numerato e il tuo sito invece no, probabilmente è quello il motivo per cui tu non ti sei aggiudicato lo snippet.
    • Hai dei problemi con il markup strutturato. Google si basa sul markup HTML appropriato per capire di che cosa parla il tuo contenuto e com’è strutturato. Se non hai il markup giusto, Google potrebbe avere difficoltà a identificare il tuo contenuto e a farlo visualizzare come featured snippet.

    IMPORTANTE: non tutti i featured snippet provengono da pagine con markup strutturato.

    Lettura consigliata: Come trovare e rubare i featured snippet (per ottenere più traffico organico

    Un’altra cosa…

    Finora ti ho condiviso un po’ di tattiche che puoi usare per migliorare i posizionamenti senza dover creare del nuovo contenuto.

    Ma che cosa succede dopo che le hai implementate tutte? Che cosa devi fare dopo?

    Devi creare più contenuti. Poi ottimizzi queste nuove pagine per migliorare il posizionamento. E poi ripeti tutto da capo.

    Diamo inizio a questo processo trovando delle idee di contenuti facili da posizionare.

    Vai sul Content Explorer di Ahrefs, inserisci una keyword ampia e rilevante per la tua nicchia e poi imposta due filtri:

    • Referring domains between < 5
    • Traffico organico = 1,000+

    Il risultato sono pagine con un sacco di traffico organico che hanno pochi backlink o addirittura nessuno.

    content explorer hack beard

    Scorri l’elenco di pagine e inizia a cercare idee di contenuto da sviluppare.

    In quest’esempio, se fossi il proprietario di un negozio di prodotti per la rasatura, potrei creare senza problemi dei contenuti su “come tenere la barba quadrata” e sugli “stili di barba per neri”.

    Considerazioni conclusive

    Tutte queste tattiche potenzialmente sono in grado di migliorare i posizionamenti nei motori di ricerca.

    Ma non ti aspettare che i posizionamenti migliorino nel giro di poche ore.

    La nostra ricerca suggerisce che solo il 5,7% delle pagine nuove raggiunge la prima pagina di Google nel giro di un anno. La cosa non ci sorprende: la SEO è una maratona.

    Ha sicuramente senso dedicarsi a queste tattiche per cogliere delle opportunità, ma bisogna ricordare che non sostituiscono una strategia SEO di lungo periodo.

    Tradotto da Elisa Bruno.

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