Ancora peggio, perché nessuno li conosce veramente tutti, la maggior parte contengono molte informazioni errate.
Quindi oggi, avremo un approccio diverso. Invece di elencare oltre 200 fattori di ranking, evidenzieremo i dieci che riteniamo più meritevoli della tua attenzione.
Di seguito i 10 scelti che non seguono alcun ordine in particolare:
- Backlinks
- Freschezza
- Autorità tematica
- Intento di ricerca
- Qualità dei contenuti
- Velocità di caricamento
- HTTPS
- Siti mobile friendly
- User experience
- Accuratezza del contenuto
I backlinks sono probabilmente il fattore di classificazione più importante.
Come lo sappiamo? I backlink costituiscono la base di Pagerank, che è la base dell’algoritmo di ranking di Google. Prima di affermare che pagerank e’ cosa vecchia, Gary Illyes di Google ha confermato che PageRank è ancora utilizzato nel 2018:
DYK that after 18 years we’re still using PageRank (and 100s of other signals) in ranking?
Wanna know how it works?https://t.co/CfOlxGauGF pic.twitter.com/3YJeNbXLml
— Gary “鯨理/경리” Illyes (@methode) February 9, 2017
Ricerca indipendente conferma anche la relazione tra backlink e traffico di ricerca, incluso il nostro studio su oltre un miliardo di pagine Web:
Però, non tutti i backlink sono creati nella stessa maniera.
Molti fattori contribuiscono alla capacità di un backlink di fare la differenza sui ranking e i due più importanti sono la rilevanza e la autorevolezza.
Rilevanza
Immagina di cercare il miglior ristorante italiano nella tua città. Chiedi una raccomandazione a due amici. Uno è chef e l’altro un veterinario. Tra i due da chi accetteresti il consiglio?
Probabilmente dallo chef, poiché ha esperienza con la cucina italiana.
Se stavi cercando consigli sul cibo per cani, avresti scelto il contrario.
Questo stesso ragionamento si verifica anche su internet . I link da siti Web e pagine pertinenti hanno il massimo valore.
Autorevolezza
I backlink da pagine forti su siti web affidabili tendono a fare la differenza in senso positivo.
Puoi giudicare la forza relativa di un linking dominio e di una pagina web osservando la sua valutazione del Domain Rating e URL Rating in Ahrefs’ Site Explorer:
Scopri di più su ciò che rende un backlink di alta qualità in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=E3mDlVutW_o
Come creare più backlink di alta qualità per posizionarti più in alto.
La freschezza dei contenuti è un fattore di classificazione dipendente dalla ricerca fatta, il che significa che è più importante per alcune ricerche rispetto ad altre.
Ad esempio, tutti i risultati per “Brexit news” sono molto freschi. Google mostra persino una funzione “Ultimi Articoli” con risultati delle ultime ore.
Questo accade perché Google sa che le persone vogliono vedere le notizie più recenti.
Per altre ricerche, la freschezza gioca ancora un ruolo, ma meno importante.
Prendi la ricerca “miglior sedia da ufficio”, ad esempio.
Poiché le aziende rilasciano nuove sedie da ufficio solo di tanto in tanto, una buona raccomandazione del mese scorso è ancora una buona raccomandazione oggi.
Google lo sa questo, quindi sono abbastanza felici di mostrare risultati vecchi di qualche mese.
Per una ricerca “come legare una cravatta”, la freschezza non importa perché il processo di legare una cravatta non cambia mai. Una guida di dieci anni può essere facilmente valida come quella pubblicata ieri.
Questo spiega perché Google classifica sia le vecchie che le nuove pagine tra le prime cinque:
Guarda ai risultati della ricerca per valutare l’importanza della freschezza per le tue parole chiave.
- Se la freschezza è un fattore importante, aggiorna la pagina frequentemente o pubblica costantemente nuovi articoli sull’argomento per stare al passo con la domanda.
- Se la freschezza è importante ma non critica, aggiorna la tua pagina regolarmente e aggiorna quando le classifiche iniziano a scendere.
- Se la freschezza è di scarsa importanza, concentrate tutti gli sforzi sulla creazione della migliore guida sull’argomento.
Google vuole classificare le pagine da fonti autorevoli, e questo va ben oltre i backlink.
Come lo sappiamo?
Guarda le metriche SEO per i migliori risultati di “condimento per pentole in ghisa”:
Basandoti solo sulle metriche, ti sarà difficile capire perché quei primi due risultati superano il terzo. Entrambi hanno meno backlink, meno domini di riferimento, punteggi UR più bassi ed esistono su siti Web di autorità inferiore.
Ma se dai un’occhiata ai siti, ha senso …
Il sito in terza posizione è un blog di cucina e lifestyle, mentre i due più in alto vendono pentole in ghisa e nient’altro.
In altre parole, i due siti in alto hanno ciò che ci piace chiamare “autorità tematica”.
Ecco qui un altro esempio:
Basato solo sulle metriche, il primo risultato non dovrebbe superare il secondo. È più debole in ogni senso SEO tradizionale.
La ragione più probabile che classifica dove si trova è “autorità tematica”. Si concentra esclusivamente sulla pulizia, mentre il sito in posizione due è sul tema della pulizia in generale.
Ma esiste evidenza oltre l’aneddoto che “autorità tematica” è un fattore di classificazione?
Certamente.
In primo luogo, le search quality rater guidelines di Google citano qualcosa chiamato E‑A-T. Questo significa competenza, autorevolezza e affidabilità. Chiamateci pazzi, ma siamo abbastanza fiduciosi che nessun sito può dimostrare queste tre cose per ogni argomento.
Questo è probabilmente il motivo per cui la guida introduttiva SEO di Google dice di:
Coltivate una reputazione per competenza e affidabilità in un’area specifica.
In secondo luogo, le pagine dei siti Web strettamente focalizzate su un argomento particolare avranno più link interni da pagine su temi simili. I link interni non solo aumentano l’autorità delle pagine, ma aiutano anche Google a capire di cosa si trattano.
In terzo luogo, ci sono prove in questo brevetto di Google che suggeriscono che l’autorevolezza percepita da un sito è dipendente sulla query di ricerca. Bill Slawski spiega di più qui.
Non pubblicare contenuti su nulla e tutto. Mantieni le cose strettamente focalizzate e costruisci una reputazione in un’area (ad es. Laptop, non solo tecnologia). Puoi sempre diramare in un secondo momento.
Google non classifica lo stesso tipo di contenuto per ogni query.
Ad esempio, qualcuno che cerca “acquista abiti online” è in modalità d’acquisto. Vogliono vedere i prodotti che possono acquistare. Ecco perché Google mostra le pagine delle categorie di e‑commerce.
D’altra parte, una persona che cerca “come legare una cravatta” è in modalità d’apprendimento. Vogliono sapere come legarla, non comprarla. Ecco perché Google mostra post su i blog.
L’analisi dei migliori risultati attuali delle “quattro C di intenti di ricerca” è un modo eccellente per capire le basi di come ottimizzare per una query.
Le quattro C sono:
Stile contenuto
Lo stile di contenuto è lo stile dominante del contenuto nei risultati di ricerca. Sono quasi sempre pagine Web, ma a volte anche video.
Ad esempio, prendi la query “iPhone X Unboxing”:
Sarebbe quasi impossibile classificare una pagina Web sulla prima pagina per questa query. Se la vuoi classificare, dovrai creare e ottimizzare un video.
Tipo di contenuto
I tipi di contenuto sono quasi sempre in una delle quattro categorie: post per blog, prodotti, categorie e landing page.
Ad esempio, le prime pagine in classificazione per “acquista smartphone” sono tutte pagine di categoria e‑commerce:
Per “acquista iPhone” sono principalmente pagine di prodotti:
Formato del contenuto
Il formato del contenuto si applica principalmente al contenuto informativo. How-to, listicles, tutorial, articoli di notizie e articoli di opinione sono tutti esempi di formati comuni.
Ad esempio, i risultati per “suggerimenti per risparmiare” sono tutti elenchi:
I risultati per “futuro del bitcoin” sono tutti articoli d’opinione:
Angolazione del contenuto
L’angolazione del contenuto è il principale punto di forza del contenuto e di solito c’è un angolo dominante nei risultati di ricerca.
Ad esempio, i migliori risultati per “come giocare a golf” sono rivolti ai principianti:
Fai uno sforzo per allineare i tuoi contenuti con l’intento di ricerca.
Google vuole classificare il risultato più utile per la query, quindi è fondamentale coprire tutto ciò che gli utenti desiderano sapere.
Ad ogni modo, non si tratta della lunghezza dei contenuti. I contenuti più lunghi non sono sempre migliori.
Si tratta di coprire ciò che è importante per il ricercatore e ciò che si aspettano di vedere.
Ad esempio, prendi una domanda come “le migliori marche di orologi”.
Dall’analisi dell’intento di ricerca è chiaro che le persone desiderano elenchi dei migliori orologi e marchi di lusso. Tuttavia, ciò non ci dice cosa è importante dal punto di vista dei contenuti, quindi diamo un’occhiata alle caratteristiche comuni tra le pagine di alto livello.
Innanzitutto, menzionano tutte il prezzo:
Questo ha senso. I ricercatori sono chiaramente alla ricerca di un nuovo orologio e tutti hanno un budget.
In secondo luogo, menzionano tutti orologi di marchi famosi come Rolex:
Anche questo ha senso. È difficile immaginare un elenco di marchi di orologi di lusso che non menziona Rolex.
In terzo luogo, parlano tutti di specifiche tecniche come diametro e spessore:
Se vuoi classificare per questa query, dovresti probabilmente parlarne anche tu di queste cose.
Non si tratta di copiare gli altri; si tratta di esaminare i punti in comune tra i risultati migliori per capire cosa è importante per i ricercatori.
Puoi anche prendere indizi dalle caselle “People also ask” per trovare ciò che conta per gli utenti …
… e l’area “ricerche correlate” nella parte inferiore della pagina:
Oltre a ciò, è possibile utilizzare lo strumento Content Gap di Ahrefs per visualizare quale altre query le pagine piu in alto vengono classificate. Basta aggiungere alcuni dei migliori URL e premere “Mostra parole chiave”.
Prendi indizi dalle pagine più in alto per creare contenuti utili. Fai ricerche su altre domande a cui i cercatori desiderano risposte e includile dove ha senso.
La velocità della pagina è stata un fattore di classificazione dal 2010 quando ha condizionato l’1% delle query di ricerca desktop.
Ciò è cambiato nel 2018 quando Google ha esteso il fattore di ranking alle ricerche sui dispositivi mobili.
Tuttavia, anche ora, il fattore influenza solo “una piccola percentuale di query” ed è principalmente un problema per le pagine che “offrono agli utenti l’esperienza più lenta”.
Questo è un punto fondamentale. Battere i concorrenti per pochi millisecondi non è la cosa piu importante. Lo è invece assicurarsi che il sito sia abbastanza veloce da non avere un impatto negativo sugli utenti.
Quanto è veloce?
Google ha dichiarato nel 2018 che le pagine mobili dovrebbero mostrare contenuti agli utenti in meno di tre secondi e che il TTFB (Time to First Byte) dovrebbe essere inferiore a 1,3 secondi.
Dicono anche che la dimensione totale di una pagina web mobile dovrebbe essere inferiore a 500kb.
Tuttavia, John Mueller di Google ha dichiarato solo pochi mesi prima che il TTFB non viene utilizzato ai fini del ranking di ricerca, quindi prendi queste linee guida col sorriso.
AFAIK we currently don’t use TTFB for anything in search/ranking. It can be a good proxy for user-facing speed, but like other metrics, don’t blindly focus on it.
— 🍌 John 🍌 (@JohnMu) November 30, 2017
Se sei preoccupato per la velocità della pagina, controlla il rapporto Speed in Google Search Console. Questo mostra quali delle tue pagine si caricano lentamente su desktop e dispositivi mobili.
Assicurati che le tue pagine vengano caricate abbastanza velocemente per gli utenti.
HTTPS migliora la sicurezza dei visitatori crittografando i dati tra browser e server.
Nel 2014, Google ha annunciato HTTPS come un segnale molto leggero che colpisce meno dell’1% delle query globali. Da allora, Google ha aumentato il suo impegno nei confronti di HTTPS e ora mostra un avviso “Non sicuro” in Chrome quando visiti una pagina non crittografata.
Se hai pagine non sicure con campi di input, potresti anche aver ricevuto un’email di avviso da Google Search Console.
Nonostante tutto, HTTPS rimane un fattore di classifica leggero, come confermato da John Mueller all’inizio del 2019.
Yeah, that’s wrong. HTTPS is not a factor in deciding whether or not to index a page, at all. We do use HTTPS as a light-weight ranking factor, and having HTTPS is great for users. A free certificate from Let’s Encrypt works just as well.
— 🍌 John 🍌 (@JohnMu) January 29, 2019
Il motivo per cui lo stiamo dicendo è che è una vittoria facile e rapida.
Installa un certificato SSL per rendere il tuo sito più sicuro. Ricevi uno gratuito da LetsEncrypt.
Quasi i due terzi delle ricerche avvengono su dispositivi mobili, quindi non sorprende che Google abbia reso la compatibilità mobile un fattore di ranking per le ricerche su dispositivi mobili nel 2015.
Google speaker just said “mobile is 65% of all searches today” #Engage2019
— Greg Sterling (@gsterling) August 1, 2019
Successivamente, a luglio 2019, quando Google è passato all’indicizzazione mobile-first, è diventato un fattore di ranking anche per le ricerche desktop.
Come fai a sapere se il tuo sito è ottimizzato per i dispositivi mobili?
Controlla il rapporto “Mobile Usability” in Google Search Console.
Questo rapporto indica se una delle tue pagine presenta problemi di compatibilità con i dispositivi mobili.
Assicurati che ogni pagina del tuo sito sia ottimizzata per i dispositivi mobili.
Google vuole classificare i contenuti che offrono ai visitatori un’esperienza positiva.
Non solo questo è ovvio, ma le azioni del gigante della ricerca nel corso degli anni lo dimostrano.
Ad esempio, nel 2016, Google ha annunciato che le pagine con annunci interstiziali intrusivi (ad esempio i popup) potrebbero non essere classificate cosi in alto come quelle che offrono una user experince migliore.
La guida introduttiva SEO di Google dice anche:
Dovresti creare un sito Web a beneficio dei tuoi utenti e qualsiasi ottimizzazione dovrebbe essere orientata a migliorare l’esperienza dell’utente.
Ma che tipo di cose contribuiscono alla buona user experience?
Ecco alcuni suggerimenti di Google:
- Contenuti di facile lettura;
- Sito ben organizzato;
- Contenuti interessanti e utili;
- Responsive design;
- Nessuna pubblicità invadente;
- Sito progettato attorno alle esigenze degli utenti.
C’è molto dibattito nella comunità SEO su come Google potrebbe misurare la soddisfazione degli utenti. Teorie comuni includono l’analisi di metriche come la percentuale di clic (CTR), il tempo di sosta, il tempo sulla pagina e bounce rate.
Google ha depositato numerosi brevetti che descrivono come la percentuale di clic e altri segnali comportamentali potrebbero essere utilizzati per influenzare le classifiche dei motori di ricerca. Tuttavia, l’azienda rimane fermamente convinta che questi fattori siano troppo rumorosi e inaffidabili da usare.
Molti professionisti SEO non sono d’accordo, ma le loro prove sono aneddotiche al massimo.
Have 20 seconds? Would love help testing this. Just follow quick directions in the graphic: pic.twitter.com/oSf7lAkyma
— Rand Fishkin (@randfish) June 21, 2015
Ecco quindi il nostro consiglio:
Nessuno sa come Google misura la soddisfazione degli utenti, ma probabilmente hanno i loro modi. Quindi, invece di inseguire metriche arbitrarie come il tempo di sosta, concentrati sulla creazione di un’esperienza complessiva eccellente per i visitatori.
Rendi il tuo sito facile da usare. Rimuovi le distrazioni, organizza i contenuti logicamente, scrivi per leggibilità e fai le tue ricerche. Fai tutto ciò che è nel tuo potere per essere il miglior risultato per la tua parola chiave.
Google prova a classificare risultati accurati per ogni query.
Immagina di cercare “chi ha fondato Microsoft”, cliccando sul primo risultato e vedendo questo:
Perderesti velocemente la fiducia in Google e lo molleresti per un altro motore di ricerca alternativo.
L’accuratezza dei contenuti è particolarmente importante per le domande su YMYL (Your Money or Your Life), che Google afferma siano quelle che possono “potenzialmente influenzare la felicità, la salute o il benessere degli utenti”.
Un esempio potrebbe essere il “dosaggio di aspirina”, che ottiene 7.800 ricerche al mese negli Stati Uniti:
Se Google classificasse risultati imprecisi per questa query, non sarebbe solamente inconveniente per gli utenti: sarebbe pericoloso e potenzialmente mortale.
Quindi, in che modo Google si assicura di restituire informazioni accurate?
I backlink sono un modo. Nessuno si collegherà a una pagina che raccomanda un dosaggio pericolosamente elevato di aspirina.
Google utilizza anche i dati nel suo grafo della conoscenza, che è essenzialmente una vasta base di punti dati interconnessi su persone, luoghi, cose e altre entità.
Ad esempio, una ricerca di “dipinti di Van Gogh” mostra un elenco di opere d’arte dal grafo della conoscenza nella parte superiore dei risultati della ricerca.
Lo stesso vale per Monet:
Esiste evidenza del fatto che Google utilizza informazioni provenienti da database attendibili per restituire e classificare contenuti accurati. Bill Slawski ne parla di più qui.
Assicurati che i tuoi contenuti siano accurati. Consulta le basi di conoscenza affidabili come Wikimedia, Wikipedia e il Knowledge Graph di Google per verificare cose di cui non sei sicuro.
Pensieri finali
Tutto quanto sopra può essere ridotto riassunto in otto punti:
- Fornisci ai ricercatori ciò che stanno cercando.
- Assicura che il tuo sito sia performante su ogni dispositivo.
- Assicura che i visitatori siano felici di essere sul tuo sito e minimizza le distrazioni.
- Spiega accuratamente tutto ciò che i visitatori vogliono sapere.
- Sviluppa competenze specifiche in un campo; non essere un tuttofare.
- Ricevi raccomandazioni da altri siti sotto forma di backlink.
- Aggiorna regolarmente e mantieni il tenore di freschezza (dove necessario).
- Fai tutto il suddetto in maniera rapida e sicura
C’è almeno qualcosa di nuovo? È accattivante?
No, e questo è il punto.
Ranking su Google raramente riguardano le ultime informazioni, trucchi, e parole d’ordine. Si tratta di mettersi al lavoro per creare contenuti che gli utenti stanno cercando, fornire una buona user experience e dimostrare a Google che è il miglior risultato per la query.
Hai domande? Ping me su Twitter.
Tradotto da Federico Dedeu, consulente digitale.