Come Diventare un SEO Freelance — Lezioni Imparate in oltre 10 Anni nel Settore

Come Diventare un SEO Freelance — Lezioni Imparate in oltre 10 Anni nel Settore

Nick LeRoy
Consulente SEO Freelance @ Nick LeRoy Consulting. Autore della newsletter SEO settimanale #SEOForLunch
Ad Aprile 2020, quando il COVID-19 ha cominciato a mietere posti di lavoro, ho ricevuto una notifica che mi ha informato che il mio contratto di lavoro sarebbe stato chiuso in 30 giorni.

Dopo aver cercato un nuovo lavoro e aver fatto sei colloqui, mi è diventato chiaro: essere un freelance SEO a tempo pieno era un’opzione per me valida.

Il motivo per il quale sottolineo ‘a tempo pieno’ è che in realtà lavoro come freelance part-time dal 2010. Come puoi vedere dal grafico qui sotto, questo è stato per me una fonte aggiuntiva di reddito, ma solo quando ho iniziato a farlo a tempo pieno le mie entrate sono schizzate alle stelle. Nonostante non voglia condividere le esatte cifre, posso dire che stiamo parlando di numeri a quattro zeri. Durante i primi otto mesi in cui sono stato un freelance a tempo pieno, ho guadagnato più del 150% della mia vecchia paga annuale.

Se vuoi diventare un freelance a tempo pieno o semplicemente fare più esperienza e guadagnare di più, questo articolo fa al caso tuo.

Ho cominciato a lavorare come freelance nel 2010 per avere delle entrate extra al mio 9–5, ma ci sono molte altre motivazioni per le quali potresti voler intraprendere questa strada. Ecco quelle più ovvie:

  • Maggiore libertà
  • Migliore paga
  • Miglior bilanciamento fra lavoro/tempo libero
  • Fare esperienza in settori o piattaforme sulle quali non hai lavorato in precedenza

Personalmente ho provato sulla mia pelle tutti questi benefici, ma il miglior bilanciamento fra lavoro e tempo libero è probabilmente il più significativo per me. Noterai come le mie ore totali di lavoro sono diminuite da quando ho iniziato a lavorare come freelance full-time. Questo in quanto tutte le ore lavorate sono retribuite, e non sprecate in continui meeting come nel mio vecchio lavoro “dalle 9 alle 5”.

Oltre alle evidenti motivazioni qui sopra, ce ne sono altre nell’essere freelance che sono però poco discusse.

  1. Meno barriere e competizione
  2. Niente più 9–5
  3. Possibilità infinite di fare carriera
  4. Controllo completo

1. Meno barriere e competizione

Al contrario di molte altre avventure imprenditoriali, essere un SEO freelance non è troppo costoso. L’olio di gomito può farti andare molto avanti nel settore della SEO. La lista qui sotto rappresenta circa il 90% degli strumenti che utilizzo per erogare i miei servizi. 

  • Strumento per fare ricerca parole chiave e analisi dei backlink – $99/m (dai uno sguardo alla prova di Ahrefs per 7 giorni).
  • Strumento per il web crawling/diagnostica – Utilizzo ScreamingFrog ($193/anno)—ma potresti utilizzare il Site Audit di Ahrefs per risparmiare su questo costo.
  • Software per la contabilità per tracciare entrate, spese, fatture ecc. – Io uso  QuickBooks per $50/m.
  • Software per le proposte – Utilizzo Prospero per $8/m.
  • Software per tracciare le ore lavorate — Io uso Harvest al costo di $12/m.
  • Google Analytics & Google Search Console — Gratuiti

Con meno di $200 al mese, puoi avere tutti gli strumenti necessari a portare risultati. Il bello è che non hai bisogno nemmeno di pagare finchè non inizi ad avere un flusso di cassa.

2. Niente più 9–5

Quando sono diventato un freelance a tempo pieno, ho fatto fatica ad uscire alla concezione del lavorare dalle 9 alle 5. Nonostante avessi fatto tutto il lavoro che avevo in programma, mi sentivo in colpa per non essere seduto alla mia scrivania. Questa era un’abitudine insita in me dall’aver lavorato per qualcun altro negli ultimi 10 anni.

Se sei disponibile per i tuoi clienti nelle ore di lavoro, e completi tutto quello che c’è da fare, non importa se tu sia seduto alla scrivania o stia giocando a golf in una qualsiasi ora della giornata.

3. Possibilità infinite di fare carriera

Non dimenticherò mai tutte le conversazioni avute con i miei superiori riguardo promozioni e aumenti di salario. Sembrava sempre che tu dovessi dare di più, portare più soldi all’azienda e fare più formazione con i nuovi impiegati. Solo a quel punto (se erano d’accordo) avresti ricevuto la tanto attesa promozione o l’aumento di stipendio. Non affidare agli altri i tuoi avanzamenti in termini di carriera o guadagni. Essere un freelance a tempo pieno ti consente di essere responsabile al 100% della tua crescita e dei tuoi guadagni.

4. Controllo completo

Quante volte hai lavorato ad un progetto sul quale non eri d’accordo? Hai mai sacrificato i tuoi principi etici perché il tuo capo/la tua azienda te lo ha chiesto? Non dovrai più affrontare questo problema se decidi di diventare un freelance a tempo pieno. Non fraintendermi: essere un freelance non è tutto rose e fiori, ma hai sempre il controllo della situazione.

Decidi tu con chi lavorare, per quale cifra e che livello di esecuzione portare nel lavoro. Questo, per me, è stato critico dopo aver lavorato per anni per altre persone.

All’apparenza, essere un SEO freelance è semplice. Impari la SEO, trovi i clienti, e chiedi un compenso per i tuoi servizi. Ma, come con tutte le cose nella vita, è l’esecuzione ciò che conta—e questa non è sempre così intuitiva. Qui sotto, condivido con te otto lezioni che ho imparato dopo aver lavorato per oltre 10 anni in questo settore, in modo da farti partire con il piede giusto.

  1. Costruisci la tua rete di contatti
  2. Attento alla contabilità
  3. Cerca di avere sicurezza nei tuoi prezzi 
  4. La comunicazione è fondamentale
  5. Crea il tuo sito
  6. Crea risorse che supportino i tuoi processi
  7. Fatti trovare online
  8. Conosci il tuo ruolo

Lezione #1. Costruisci la tua rete di contatti

Quando ho cominciato come freelance a tempo pieno, la prima cosa che ho fatto è stata quella di creare un foglio excel con tutti i miei contatti nel settore. Ho poi identificato dieci persone da chiamare a cui avrei potuto proporre i miei servizi o chiedere un favore. Ho inviato delle email spiegando la mia nuova attività. Questo ha portato a molte chiamate e ulteriori email. Alcune di queste persone avevano lavorato per me, altre no, ma tutti mi hanno fornito dei consigli di valore che allo stesso tempo erano sia incoraggianti che terrificanti.

Ancora oggi, molto del mio lavoro proviene dalle raccomandazioni dei miei clienti o delle persone che fanno parte della mia rete professionale. Saresti sorpreso nello scoprire quante agenzie hanno bisogno di una mano nel gestire l’eccesso di lavoro. Ora, non ti consiglio di andare a qualsiasi evento per fare networking, ma cominciare a familiarizzare con le persone del settore e costruire delle relazioni è sicuramente un’ottima idea. Non solo questo potrebbe portare a fare affari in futuro, ma potrebbe tornarti utile se un giorno dovessi aver bisogno tu stesso di una mano.

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Lezione #2. Attento alla contabilità

Ero terrificato dal fatto che come freelance non avrei potuto permettermi un commercialista. Ho cominciato ad essere stressato nel tracciare le mie spese e mettere da parte il giusto importo per pagare le tasse. Ho poi deciso di contattare un commercialista che mi è stato consigliato. La prima cosa che mi ha fatto fare è stata quella di cambiare struttura all’azienda. Il risparmio che ho ottenuto sulle tasse nel fare ciò ha praticamente ripagato il suo servizio. Se stai valutando di diventare un freelance a tempo pieno (o anche part-time), fatti seguire da un buon commercialista.

Lezione #3. Cerca di avere sicurezza nei tuoi prezzi

All’inizio, ho preso dei lavori per metà della mia tariffa oraria. Questo mi è costato caro, in quanto ho dovuto respingere offerte di lavoro per le quali avrei potuto chiedere la mia tariffa standard, in quanto ero troppo impegnato. Quando decidi di aumentare la tua richiesta economica (se si tratta di un progetto sul quale non sei particolarmente contento di lavorare) o tagliarla (se ad esempio si tratta di un progetto sul quale vuoi veramente lavorare), ti consiglio di non chiedere cifre di cui potresti pentirti in futuro.

Non sei certo di quanto dovresti chiedere per i tuoi servizi? Nel 2018, Ahrefs ha condotto un sondaggio nel settore della SEO, scoprendo che $100-$150 è la tariffa oraria media chiesta dai professionisti. Se stai valutando di proporre delle cifre mensili fisse per la gestione di un progetto, ti consiglio di leggere tutta la ricerca condotta presente qui sotto.

Quanto chiedono i SEO per ora?

Tariffa oraria

% di risposte

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Lezione #4. La comunicazione è fondamentale

Mi piace considerare le mie “skill sociali” come uno dei miei punti di forza. Ma ho fatto casini anche io all’inizio, quando ho cominciato a tempo pieno e ho bruciato un progetto da $10K. Un cliente aveva letto il mio articolo sull’importanza delle migrazioni web, e mi ha contattato per una consulenza. Si è preso verbalmente l’impegno di lavorare con me sul suo nuovo progetto, comprendendo che non ero l’opzione più economica, ma potevo fare il lavoro nella maniera giusta. Aveva anche menzionato che era in contatto con un’agenzia SEO all’estero per delle consulenze. Senza mezzi termini, ho condiviso con lui i miei pensieri su come questo non fosse l’approccio corretto e che forse il suo budget non era adeguato. L’ho offeso. Indovina? Non mi ha mai più richiamato per la migrazione del suo sito web. Nonostante non mi penta di esser stato trasparente, avrei potuto adottare un approccio differente, e ottenere il lavoro. Lezione imparata.

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Lezione #5. Crea il tuo sito oggi stesso

Consiglio vivamente di creare un sito per il tuo brand. Come ha detto Tom Hirst nel suo tweet, il tuo sito personale è il tuo curriculum nel 2020 ed oltre. Se non hai un sito, come pensi che le persone possano venire a conoscenza dei tuoi servizi, capire quali sono quelli offerti, o anche vedere esempi del successo che hai ottenuto?

Il tuo sito personale è il tuo curriculum nel 2020.

Cerca di essere creativo con il tuo sito. Dovresti lavorare costantemente per migliorarlo, senza che diventi però un ostacolo che ti impedisca di agire. Manda qualcosa online oggi stesso.

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Lezione #6. Crea risorse che supportino i tuoi processi

Nel 2016, ho cominciato a scrivere la newsletter SEO settimanale chiamata #SEOForLunch. È sempre stata mia intenzione quella di dare qualcosa indietro ad una community che mi ha sempre offerto così tanto. Sapevo però che sarebbe stata anche la mia assicurazione. Non ero soddisfatto dei lavori ottenuti con la mia precedente agenzia, e volevo avere la possibilità di lavorare indipendentemente. Sapevo che se avessi costruito una lista email, il giorno in cui sarei diventato freelance avrei potuto utilizzarla come risorsa—ed è esattamente quello che ho fatto lo scorso anno. Alcuni dei miei migliori progetti, sono pervenuti da lettori affezionati che mi hanno seguito per anni.

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Lezione #7. Fatti trovare online

Non devi avere un sito con un elevato Domain Rating (DR) o una newsletter con migliaia di iscritti per lavorare come SEO freelance. Devi, però, fare in modo che le persone possano trovarti online. I servizi che offri consistono nel far trovare i tuoi clienti online ad altri, e se LORO non riescono a trovare TE online, chiudere i contratti potrebbe essere un strada in salita.

Potresti domandarti “come/da dove comincio”? La mia risposta, è che puoi iniziare dal pubblicare articoli su altri siti. In maniera simile a come Ahrefs mi consente di pubblicare questo articolo, puoi contattare dozzine di siti in ambito SEO/digital ai quali contribuire con la tua conoscenza.

Questo non equivale a fare spam. Dei fornire del valore reale e associarlo alla professionalità e al tuo nome. Ricordi quel cliente potenziale che ho perso riguardo la migrazione del sito? Proveniva da un articolo pubblicato su Search Engine Land, che ha un pubblico enorme. Ho semplicemente inviato al team editoriale una email contenente l’idea dell’articolo che volevo scrivere. Dopo qualche bozza, è stato pubblicato. Non pensare troppo. Rendi semplice per le persone aiutarti a fornire loro contenuti eccezionali. Si tratta di un rapporto win/win.

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Lezione #8. Conosci il tuo ruolo

Al contrario del tuo 9–5, essere un freelance a tempo pieno ti farà indossare diversi cappelli: Project Manager, Esecutore e Imprenditore. Dovresti essere già abituato al ruolo di “esecutore” dal tuo 9–5, ma sei pronto ad essere anche project manager e imprenditore? Devo ammettere che essere un freelance per oltre dieci anni mi ha dato un notevole vantaggio. Sapevo già che avrei dovuto essere il venditore, il commerciale e il PM. Non sono la persona più organizzata, e questo è proprio quello su cui ho cercato di migliorare. Se vuoi avere successo sia come part-time che a tempo pieno, devi sapere cosa c’è in gioco, definire le scadenze e rispettare le date di consegna. Nessuna eccezione.

Conclusioni

Che tu voglia fare più esperienza o fare cassa, essere un freelance è qualcosa che consiglio a tutti. Fintanto che fornisci dei buoni servizi, comunichi efficacemente e rispetti le date di consegna, sono certo che avrai molto successo.

Tradotto da Matteo Ginnetti, Consulente Digital Marketing.