Ma quanta attenzione dovresti dargli? Serve davvero a qualcosa? Può una migliore leggibilità aiutarti a posizionarti meglio?
In questo articolo scoprirai la risposta a queste domande e le relative conclusioni, il tutto sopportato da nostro mini-studio di 15,000 parole chiave.
Ma prima di passare alla pratica, assicuriamoci di trovarci sulla stessa pagina.
- Cos’è l’indice di Leggibilità Flesch
- La formula di Flesch influenza il posizionamento su Google?
- Dovresti ottimizzare i contenuti in base all’indice di Flesch?
- Note sulla metodologia
l’indice di leggibilità di Flesch (FRE) è un modo per valutare la leggibilità di un testo. Il punteggio varia da 1 a 100, dove un punteggio più alto si traduce in una maggiore facilità di lettura.
Ecco la formula utilizzata per calcolare il punteggio della formula di Flesch:
Probabilmente non dovrai mai calcolare questo a mano, ma puoi notare come prenda in considerazione due variabili: la lunghezza delle frasi e delle parole. Più le tue frasi e le tue parole sono in media lunghe, più sarà basso il punteggio FRE.
Nel 2018, John Mueller di Google ha detto di non essere a conoscenza di algoritmi che utilizzano delle tipologie di punteggi basici della leggibilità. E dato che il FRE è piuttosto base considerato che lavora solo su due variabili, non avrebbe motivo di essere utilizzato. Quindi, i punteggi di leggibilità come il FRE non influiscono direttamente sul posizionamento.
Questo è inoltre supportato dal nostro studio compiuto su 15,000 parole chiave, nel quale abbiamo trovato una correlazione praticamente pari a zero fra posizionamento e punteggio FRE.
Allora perché così tanti tool per la SEO ed i contenuti mostrano questo indice?
Il motivo dietro questa scelta, è che il FRE è un buon filtro per valutare la leggibilità, e la leggibilità è chiaramente importante. Può influenzare l’esperienza utente—qualcosa che è diventato sempre più importante nella SEO nel corso degli anni.
Se i tuoi utenti trovano il tuo contenuto difficile da comprendere, probabilmente abbandoneranno il sito. Questo porta ad segnali negativi di user experience, come un basso dwell time, tempo sulla pagina e un elevato bounce rate, i quali potrebbero segnalare a Google che la tua pagina non è un buon risultato.
Ancora peggio, dato che solo pochi visitatori finiscono con il consumare i contenuti, poche persone finiranno per linkarlo—e noi sappiamo che i backlinks sono uno dei fattori di ranking più importanti.
Dato che la leggibilità è importante, probabilmente dovresti ottimizzare il tuo contenuto se ottieni un punteggio FRE basso, giusto?
Non esattamente, in quanto questo non sarebbe di beneficio su alcune tematiche.
Ad esempio, considera un argomento tecnico come quello che stai leggendo proprio ora. Non esiste un modo per parlare di Flesch Reading Ease e SEO senza utilizzare alcune parole complesse. Se avessimo provato ad “ottimizzare” questo articolo in termini di leggibilità rimpiazzando delle parole complesse con alcune più semplici, avremmo solo reso il tutto più complicato da comprendere.
Un altro motivo per cui non è necessario far ciò, è che non si tratta di un articolo dedicato alla massa. La nostra parola chiave principale “flesch reading ease” viene cercata circa 4,900 volte mensilmente negli Stati Uniti:
Se stai leggendo questo testo, è chiaro che hai un livello di comprensione più alto della media, e ti senti a tuo agio nel leggere qualche parolone qui e lì.
Detto ciò, se stai scrivendo per un argomento più mainstream che potrebbe essere consumato da persone con diversi livelli di comprensione, cercare di ottenere un punteggio FRE più alto è una buona idea.
Il punto però è questo: probabilmente si tratterà di un qualcosa che accadrà in maniera naturale, in quanto ci sono meno possibilità che tu finisca per utilizzare parole e frasi lunghe o complesse se stai ad esempio scrivendo una ricetta sui pancake.
Questo è probabilmente uno dei motivi per cui il punteggio FRE medio per i primi 10 risultati su Google varia drammaticamente in funzione dell’argomento, come siamo riusciti ad identificare nel nostro mini-studio:
Puoi notare come il punteggio medio FRE scenda in base alla complessità dell’argomento:
Cibo (argomento semplice): 69.7 in media, ovvero semplice da leggere
Marketing (argomento medio): 60.2 in media, ovvero un livello standard di lettura
Ingegneria (argomento complesso): 49.6 in media, ovvero difficile da leggere
È chiaro che le persone che scrivono in merito a tematiche correlate al cibo non si sforzino di più di “ottimizzare” la leggibilità rispetto a quelli che parlano di ingegneria. Semplicemente il cibo è un argomento meno complesso.
Cosa significa tutto questo nella pratica?
Il risultato di questo studio conferma come non ci sia un livello di leggibilità che può essere applicato a tutti i contenuti. Tutti utilizziamo un vocabolario differente in base all’argomento e alla audience principale.
Detto questo, ecco sei consigli SEO e di scrittura correlati ai punteggi di leggibilità:
- Non cercare di ottenere ciecamente dei “punteggi perfetti” all’interno dei tool per la SEO e i contenuti.
- Comprendi la tua audience e scrivi per loro.
- Mantieni un buon flusso di leggibilità. Utilizza frasi brevi, ma non aver paura di buttarne dentro qualcuna complessa qua e là.
- Non rendere le cose più complicate del necessario.
- Leggi ad alta voce mentre fai l’editing. Ti aiuta a identificare problemi che normalmente sottovaluteresti.
- Cerca di far leggere il testo a qualcun’altro in modo che possa fornirti del feedback.
Per concludere:
Fintanto che ti attieni a delle solide pratiche di scrittura, il punteggio di leggibilità non conta per la SEO. Quello che conta sono ottimi contenuti di valore.
Non seguire le raccomandazioni dei tool solo in base al punteggio. L’unica occasione nel quale ti consiglio di rivalutare il contenuto in base al punteggio di leggibilità è quando questo è nettamente diverso da quelli che ottieni di solito.
Ho selezionato un campione di grandi siti web incentrati su ingegneria, marketing e cibo, utilizzando il report Parole Chiave Organiche all’interno del Site Explorer di Ahrefs. Ho poi esportato un campione di parole chiave con volumi di ricerca mensili variabili dove ogni dominio scelto si posizionava nella top 10. Questo è stato fatto per parole chiave in inglese negli Stati Uniti.
Ho utilizzato diversi volumi di ricerca per assicurarmi che i campioni includessero sia parole chiave più voluminose sia quelle a coda lunga in ogni categoria. Le parole chiave uniche o correlate al brand sono state rimosse.
Abbiamo finito per avere 5,000 parole chiave in ogni categoria, il che significa che abbiamo analizzato 15,000 parole chiave e SERP in totale. Alcune pagine (19% in ingegneria, 9% in marketing e 10% in cibo) sono state escluse dallo studio perché non è stato possibile calcolare il relativo punteggio dell’indice di Flesch.
Domande? Scrivimi su Twitter.
Tradotto da Matteo Ginnetti, Consulente Digital Marketing.