Si tratta della distribuzione dei contenuti.
Cosa imparerai leggendo quest’articolo:
- Che cos’è la distribuzione dei contenuti
- I benefici della distribuzione dei contenuti
- Le differenze tra distribuzione, riqualificazione, e guest blogging
- Come la distribuzione dei contenuti influenza la SEO
- Come iniziare con la distribuzione dei contenuti
- A pagamento e auto-distribuzione
- Come andare oltre la distribuzione
La distribuzione dei contenuti online avviene quando uno o più siti di terze parti ripubblicano una copia esatta del contenuto che è apparso originariamente altrove.
Ad esempio, James Clear ha pubblicato per primo un articolo sulla pratica deliberata nel suo blog.
Dopo, Lifehacker ha ripubblicato lo stesso articolo.
Oltre a poter avere più occhi che leggono il tuo contenuto, la distribuzione ha anche altri benefici tangibili per il business.
Avere traffico referral
Molti siti web che ripubblicano il tuo contenuto svelano ai loro lettori dov’è originariamente apparso—inserendo il link alla fonte originaria.
Se ai lettori piace il pezzo distribuito, potrebbero cliccare nel tuo sito web per scoprire di più.
Ecco come James Clear ha avuto tantissimo traffico referral al suo sito; ottenendo la distribuzione su Lifehacker.
Avere iscritti alla newsletter
Sarah Peterson ha accumulato oltre 1000 nuovi iscritti grazie alla ripubblicazione del suo articolo su EliteDaily.
Lo ha fatto ottenendo dall’editore il permesso di un link verso il suo corso inserito nella sua bio.
Far crescere il tuo brand
Quando le persone vedono il tuo brand o il tuo nome in ripetizione su siti autorevoli, si crea l’effetto alone. Cominceranno a percepire anche te come autorevole.
Inoltre, grazie all’effetto di semplice esposizione, le persone che vedono il tuo brand più spesso sono più portate ad acquistare il tuo prodotto in futuro.
Che differenze ci sono?
Riqualificazione
La riqualificazione dei contenuti avviene quando trovi un nuovo utilizzo al tuo contenuto esistente.
Ad esempio, potresti voler convertire un video che hai prodotto in un articolo del blog o vice versa.
Qui in Ahrefs lo facciamo spesso. Ad esempio, abbiamo riqualificato il nostro articolo del SEO per i video in un video:
https://www.youtube.com/watch?v=BObU_VCwnvY
Guest blogging
Guest blogging è quando crei per intero un nuovo contenuto per un sito specifico.
Eccone uno che ho pubblicato recentemente su SmartBlogger:
Nota che l’ho scritto specificatamente per quel sito. Non l’ho pubblicato altrove.
Distribuzione dei contenuti
La distribuzione dei contenuti è soprattutto una tattica di distribuzione rispetto ad altro. Pubblichi qualcosa nel tuo sito, e sarà ripubblicato altrove parola per parola.
Guarda questi due articoli, per esempio—sono identici:
Questo è ciò che rende la distribuzione dei contenuti una tattica scalabile. Non devi spendere del tempo nel riqualificare o riscrivere per raggiungere un pubblico nuovo.
Alcune persone hanno timore che distribuire i loro contenuti possa provocare problemi di duplicazione del contenuto ed essere penalizzati da Google.
C’è del vero dietro a questa idea, perché la duplicazione del contenuto tra diversi domini può essere una tattica di spam, che Google spiega qui:
In alcuni casi, tuttavia, i contenuti vengono deliberatamente duplicati tra i domini nel tentativo di controllare il posizionamento nei motori di ricerca o acquisire un traffico maggiore. Pratiche ingannevoli come questa possono causare un’esperienza utente non soddisfacente, perché i visitatori vedono sempre gli stessi contenuti ripetuti in un insieme di risultati di ricerca.
Ma Google comprende anche che il contenuto spesso appare in più di un sito per ragioni legittime, come nel caso della distribuzione dei contenuti.
Non stai cercando di manipolare i risultati e scalare più volte con il tuo contenuto; stai solamente cercando di catturare più occhi sul tuo contenuto sfruttando il pubblico di altri siti.
Google ha sviluppato dei sistemi per tenerne conto ed ha confermato che non ci sono per questi casi le penalità del contenuto duplicato.
DYK Google doesn’t have a duplicate content penalty, but having many URLs serving the same content burns crawl budget and may dilute signals pic.twitter.com/3sW4PU8hTi
— Gary “鯨理/경리” Illyes (@methode) February 13, 2017
Detto questo, il contenuto distribuito potrebbe generare qualche problemino, ad esempio Google potrebbe preferire il distribuito rispetto all’originale.
Non succede spesso perché gli algoritmi di Google identificano i duplicati, li raggruppano, ed scovano gli originali—che quindi concorrono alla classifica per i termini rilevanti.
I problemi accadono quando per errore gli algoritmi di Google identificano un duplicato come originale.
Più in generale, questo capita raramente almeno che ti sia un piccolo sito con distribuzione dei contenuti presso grandi testate. Quindi, anche se non è un rischio frequente, è bene saperlo.
Il miglior modo per garantirsi da questo rischio è avere dal contenuto distribuito l’aggiunta di un link canonical che punti l’originale.
Questo link informa Google che la tua pagina è l’originale ed è quella che dovrebbe apparire nei risultati di ricerca. Dovrebbe anche aiutare nella classifica perché tutta la “forza dei link” acquisita dal contenuto distribuito dovrebbe trasferirsi all’originale.
Segui questi 3 passaggi:
Passo 1: Crea contenuto di valore
Le pubblicazioni guadagnano dalla pubblicità. Maggiori pagine visualizzate corrispondono a maggiori introiti pubblicitari.
La distribuzione permette a loro di avvantaggiarsi di contenuti che hanno già confermato di essere in grado di catturare attenzione, o almeno scommettere sugli autori che hanno questa capacità.
Ovvero, alle pubblicazioni non mancano contenuti gratuiti, mancano contenuti di valore.
Di conseguenza, per ottenere una distribuzione, devi fare un duro lavoro e creare contenuti memorabili.
Come? Servirebbe un intero articolo solo per questo, ma questo video ti fornisce già molti suggerimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=Ml4mQJjgX6g
Passo 2: Trova potenziali distributori
Dopo aver ottenuto una buona reputazione di creatore di contenuti di qualità, dovrai trovare siti web che vogliano ripubblicarli.
Ecco un paio di modi per trovarli:
A. Utilizza Google
Se le riviste periodiche hanno distribuito dei contenuti di altri, è molto probabile che siano interessati a farlo anche per i tuoi.
Di solito, queste pubblicazioni hanno link verso gli articoli originali con frasi simili, come:
- Con permesso di ripubblicazione
- Apparso originariamente su
- Pubblicato originariamente su
Li puoi usare in combinazione con frasi combinate con gli operatori di ricerca Google per trovare opportunità di distribuzione.
Per esempio, puoi cercare “apparso originariamente su” + [argomento]
per trovare siti che hanno precedentemente ripubblicato contenuti.
Puoi anche installare la SEO toolbar di Ahrefs per trovare velocemente siti rilevanti e autorevoli (alto Domain Rating) dove potresti voler distribuire i contenuti.
Questa tattica viene utile anche quando hai in mente una rivista periodica, ma non sei sicuro che pubblichino contenuti distribuiti. Lo puoi scoprire con una ricerca per parole chiave + site:dominio.com.
B. Utilizza Site Explorer
Se hai già visto il contenuto di un autore distribuito in un paio di siti, ci sono possibilità che siano distribuiti anche in altri posti.
Per trovarli, incolla il sito dell’autore su Site Explorer di Ahrefs, vai al report dei Backlink, poi inserisci una delle parole chiave nella casella “Includi”. Questo porterà alla luce i siti che hanno ripubblicato contenuti dal tuo dominio target.
Annota i siti più rilevanti e popolari dove vorresti avere anche tu i contenuti distribuiti.
Passo 3: Contatta e negozia
Trova il nome e l’indirizzo email dell’editore o del titolare del sito, poi contattalo e chiedi se sono disponibili a distribuire il tuo contenuto.
Ricorda sempre che i grandi siti hanno diversi giornalisti per differenti argomenti, quindi assicurati di fare le tue ricerche e contattare la persona giusta.
Contattare le riviste periodiche e chiedere di ripubblicare il tuo contenuto non è l’unica tua opzione. Puoi anche pagare per la distribuzione o creare un’auto-distribuzione.
Distribuzione a pagamento
La distribuzione a pagamento avviene quando spendi dei soldi per posizionare il tuo contenuto in famose riviste periodiche.
Ad esempio, piattaforme come Outbrain e Taboola inseriscono collegamenti al tuo contenuto alla fine di contenuti editoriali, solitamente su quotidiani e riviste periodiche di tutto rispetto come il The Guardian.
Se hai familiarità con Facebook Ads, avrai piacere di sapere che impostare una campagna di distribuzione a pagamento è molto simile. Iscriviti, scegli gli obiettivi della campagna, il budget, dove vuoi apparire, ecc.
Auto-distribuzione
Auto-distribuzione significa ripubblicare da solo il tuo contenuto in altri siti.
Ci sono alcuni luoghi dove lo puoi fare:
A. Medium
Medium è una rivista periodica online molto conosciuta dove ognuno può contribuire. Si stima abbia 39 milioni di visitatori al mese solamente da traffico organico.
Ma non devi creare dei nuovi contenuti; puoi distribuire contenuti esistenti.
Per farlo, clicca nella tua foto profilo e vai su Storie > Importa come storia > Incolla nell’URL
Verrà importato tutto nel giro di pochi secondi, con immagini e formattazione. Medium inoltre aggiunge un link canonical verso l’originale.
B. LinkedIn
Anche se puoi condividere un link diretto al tuo articolo nella piattaforma, potresti avere più lettori ai tuoi contenuti con la ripubblicazione diretta su LinkedIn.
Per farlo, clicca “Scrivi un articolo” e copia-incolla il tuo contenuto:
Quando l’ho fatto precedentemente per i miei articoli, ho avuto un discreto numero di visualizzazioni:
C. Reddit
Reddit è un altro posto famoso dove tutti possono scrivere. Il problema è che gli utenti non sono gentili con chi si auto-promuove sfacciatamente.
Tenendo questo a mente, la tua miglior mossa è la ripubblicazione del tuo articolo parola per parola in un subreddit rilevante, e alla fine inserire il link della fonte.
Non provare ad infilare pubblicità o link di affiliazione—è il modo più sicuro di essere bannati.
Non sei limitato a distribuire solamente in altri siti per promuovere il tuo contenuto. Siccome creare contenuti interessanti richiede tempo ed impegno, dovresti fare in modo che ogni pezzo faccia un passo in più.
Ci sono due metodi per farlo: riformattazione oppure frantumazione.
Riformattazione
Riformattazione significa trasformare il tuo articolo in un nuovo format, come un video o un podcast.
Ci sono 2 ragioni per farlo:
- Siccome non tutti vogliono leggere, puoi raggiungere un pubblico più ampio che preferisce vedere o ascoltare.
- Nuovi format significa nuove opportunità di distribuzione. Per esempio, puoi distribuire video su YouTube e Facebook, e podcast su Soundcloud, Spotify, e Google Podcast.
Frantumazione
Un singolo articolo può contenere moltissimi consigli unici. Estrai queste “citazioni” e ri-utilizzale altrove.
Per esempio, noi costantemente trasformiamo le immagini che creiamo in “pillole” su Twitter:
How many web pages get organic search traffic?
We took the entire database from our Content Explorer tool (over one billion pages) and studied how many pages get traffic from organic search.
Here are the results. pic.twitter.com/ouwpJuoFOF
— Ahrefs (@ahrefs) February 10, 2020
E siccome stiamo già trasformando i nostri articoli in video, andiamo oltre con la frantumazione dei video in micro-versioni che ri-pubblichiamo su Twitter:
🔑 Keyword research tip: find keywords forums are ranking for
Forums with high search traffic, especially the niche relevant ones, are a goldmine for keyword ideas. pic.twitter.com/FVAbTfHVFu
— Ahrefs (@ahrefs) February 18, 2020
Vuoi estrarre ancora più valore?
Espandi queste “mini idee” in guest post originali, che puoi proporre ad altri siti.
Le possibilità sono infinite. Tutto ciò che ti serve è un po’ di creatività.
Se vuoi altre idee per dividere e riproporre contenuto, leggi questo articolo per vedere come lo fa GaryVee.
Conclusioni
Se hai speso il tuo tempo nel creare un bel contenuto, non trascurarlo dopo aver premuto il tasto “pubblica”.
Piuttosto, distribuisci il tuo contenuto per raggiungere nuove persone in altre riviste periodiche e piattaforme, ed incrementa la visibilità del tuo brand.
Abbiamo dimenticato qualcosa di importante in questa guida? Fammelo sapere su Twitter.
Tradotto da Mauro Marinello